Gonfalone e attribuzione a Raffaello: le precisazioni della Diocesi di Gubbio

Gonfalone attribuito a Raffaello

In questi giorni, lo storico dell’arte Francesco Federico Mancini è intervenuto sulle colonne di un quotidiano regionale umbro a proposito della possibile attribuzione del Gonfalone di Gubbio a Raffaello, riproposta nel documentario “Raffaello, il genio sensibile”, curato dallo storico dell’arte Luca Tomio (nella foto accanto all’opera) e trasmesso dalla Rai.

La Diocesi di Gubbio, proprietaria del dipinto, senza voler entrare nel dibattito o alimentare alcuna polemica, intende precisare che:

 

– lo studioso americano James Beck, scomparso nel 2007, non ha mai esaminato l’opera e nel 2004 il dipinto non era stato ancora sottoposto ad alcun tipo di pulizia o di rimozione delle sovradipinture;

 

– il Gonfalone processionale non è mai stato visionato e analizzato dal prof. Mancini;

 

– la Diocesi di Gubbio ha avuto sempre attenzione e considerazione per il lavoro fatto sia dai restauratori intervenuti sull’opera, sia dagli studiosi che “direttamente” hanno valutato il dipinto;

 

– è ben accetto ogni contributo di chi, con argomentazioni basate su studi diretti e solo nell’interesse della scienza e della verità, vorrà dare il suo apporto;

 

– non si comprendono le accuse di “avventatezza” rivolte agli studiosi e storici dell’arte Giordana Benazzi e Luca Tomio, curatore del documentario su Raffaello trasmesso dalla Rai.

 

Proprio per garantire la migliore analisi del Gonfalone e il più ampio dibattito possibile sull’opera d’arte, la Diocesi eugubina si appresta a organizzare l’esposizione pubblica e un convegno di studi dedicato al dipinto, nella speranza che si possa aprire un dibattito serio e approfondito sulla sua attribuzione. Compatibilmente con i provvedimenti governativi sull’emergenza sanitaria in corso, gli eventi potrebbero avere luogo già nei prossimi mesi.