Gubbio, 5 marzo: i campanili delle chiese e il Campanone all’unisono per la pace

“Con grave e profondo dolore entriamo purtroppo in questo mese di marzo e nel tempo santo della Quaresima con gli occhi pieni delle immagini della guerra. Si rinnova in maniera inspiegabile il baratro della stoltezza umana, che crede di poter risolvere i conflitti e le tensioni senza rischiare il dialogo e osare l’incontro, ma ricorrendo alla violenza cieca e alla forza delle armi”. Il vescovo di Gubbio, Luciano Paolucci Bedini, affida all’ultimo numero della newsletter diocesana “Camminiamo Insieme” lo sgomento per il nuovo conflitto che infiamma il cuore dell’Europa.

“Questi giorni che potevano vestire il colore della fiducia e della speranza – continua il Vescovo -, mentre siamo ancora sulle sponde di una immane prova che non ha escluso nessuno nel mondo, ora si ammantano solo di angoscia e di timore per l’incolumità di tanti nostri fratelli e sorelle non lontani da noi. Un’altra enorme menzogna, che racconta di una guerra pensata e voluta dai potenti, scatenata e combattuta dagli eserciti, ma subita e patita dai popoli inermi, dai bambini, i malati e le famiglie. Una sciagura che pur nella farsa ipocrita delle parti vede tutto e tutti solo vittime del male che continua ad ingannare il cuore dell’uomo”.

Un gesto straordinario di speranza

Fra i gesti di pace e di speranza che l’Umbria mette in campo in questi giorni, la comunità eugubina vuole aggiungerne un altro, dopo la preghiera e l’adorazione eucaristica che la Chiesa locale ha promosso a San Domenico per la serata del Mercoledì delle Ceneri. “D’accordo con il Sindaco – spiega mons. Luciano Paolucci Bedini -, abbiamo deciso di porre un segno di solidarietà e vicinanza per la Pace in Europa e nel mondo intero, contro la guerra e ogni forma di violenza tra gli uomini e i popoli”.

Sabato 5 marzo, giorno della festa della Canonizzazione di sant’Ubaldo, alle ore 12, ci sarà una sonata straordinaria del Campanone di palazzo dei Consoli, alla quale il Vescovo ha invitato a unirsi tutte le campane della chiese della diocesi, a partire dalla cattedrale, per invocare la pace per intercessione del santo patrono Ubaldo. “Vuol essere – ha spiegato il vescovo Luciano – un gesto per la città e la diocesi, in questo momento di angoscia e di sofferenza per tanti, da unire agli altri concreti segni di solidarietà che si stanno concretizzando in questi giorni”. Mons. Paolucci Bedini ha esortato i sacerdoti diocesani a continuare anche a proporre ai fedeli occasioni di preghiera comunitaria, per affidare questo triste momento al Dio della pace, invocando per tutti sapienza e coraggio.

Dalla parte dell’uomo e della pace

“Forse – continua il Vescovo su ‘Camminiamo Insieme’ di marzo – ci sarà chiesto in questi giorni amari e oscuri di porci in stato di solidarietà. Forse ci sarà bisogno di raccogliere fondi in denaro, o cose concrete, per offrire aiuti materiali a chi soffre, o di aprire le nostre case per accogliere chi fugge. Facciamolo, ma prima andiamo a verificare se tra le nostre ricchezze interiori ci sono i sentimenti e gli atteggiamenti fraterni di disponibilità al dialogo, di accoglienza delle differenze, di rifiuto di ogni forma di violenza. Se ci scopriremo poveri di tutto ciò, chiediamo al Dio della vita e della storia di renderci capaci di ascoltare la sua parola di pace per ogni uomo, ogni popolo e ogni terra. Se i nostri pensieri e le nostre parole sono ancora in ricerca di una umana verità che ci invita semplicemente a schierarci da una o l’altra parte, con i forti o con i deboli, quelli del nord o del sud, imploriamo dal Signore Gesù, che si è fatto vittima per tutti perché nessuno subisse più l’ingiuria del male, che ci insegni a stare sempre e comunque solo dalla parte dell’uomo e contro ogni forma di male”.