Suor Margherita: festa per i 104 anni, ottanta dei quali da claustrale a Gubbio

 

GUBBIO (7 febbraio 2009) – “Una donna semplice, donna di preghiera, dedita alla cucina, alla cura dell’orto e degli animali di casa”. Mons. Pietro Bottaccioli, vescovo emerito di Gubbio, sintetizza così gli ottant’anni da monaca cappuccina claustrale di suor Margherita.

Nel monastero delle Cappuccine sacramentarie di via Perugina oggi è stata una giornata di grande festa per i 104 anni della religiosa, intorno alla quale si sono strette le consorelle e la badessa, madre Maria Pace. Classe 1905, arrivata dal paesino sardo di Quartucciu, in provincia di Cagliari, suor Margherita è entrata a 22 anni nella clausura e da allora non è più tornata nella sua isola natale. Spesso, occupandosi di questioni legate alla gestione quotidiana della comunità delle claustrali, è uscita dagli ambienti chiusi dalle grate, ma mai ha ripercorso la strada che dalla Sardegna l’aveva portata alla consacrazione religiosa.

Che il Signore porti tanta gioia nella casa delle suore, in questo giorno di festa”, è stato l’augurio di mons. Bottaccioli, che nel pomeriggio ha celebrato la santa messa nella chiesetta della comunità religiosa. Al rito hanno partecipato anche padre Ugo Secondin, fra’ Luca Di Panfilo e fra’ Gustavo Alves, alcuni dei frati cappuccini che seguono da vicino le sorelle claustrali di Santa Chiara.

Nonostante gli ottant’anni da “eugubina di adozione” e nonostante la sua età ultracentenaria, ricorda a perfezione l’Ave Maria nel dialetto sardo e la recita volentieri insieme ai nipoti e pronipoti arrivati dall’isola per il suo compleanno.

Non mi sono mai annoiata in tutti questi anni – confida con una battuta suor Margherita – perché qui mi ha chiamata il Signore e in tutto questo tempo non ho mai rimpianto la Sardegna”.

Eppure quella volta che le sue consorelle suor Assunta e suor Angela si erano vestite da “ceraiole”, al posto dell’abito lei non aveva indossato le divise della Festa eugubina, che in piccolo era stata riprodotta nel grande orto del monastero. Per mezzo secolo si è occupata dei fornelli della comunità, con grande passione e dedizione. Oggi le sue consorelle, i parenti e molti amici eugubini delle claustrali cappuccine si sono stretti intorno a suor Margherita per festeggiare un traguardo del tutto eccezionale.