Un anno speciale per don Nazzareno

Don Nazzareno Scarinci, tra i vescovi Ceccobelli e Paolucci Bedini

Per mons. Nazzareno Scarinci, decano del clero della diocesi di Gubbio, il 2020 è un anno speciale. Dopo aver compiuto cento anni il 27 gennaio scorso, l’8 luglio ha festeggiato i 75 anni di sacerdozio, in quanto venne ordinato prete da mons. Beniamino Ubaldi nel 1945. Nel suo ministero sacerdotale, don Nazzareno ebbe la guida pastorale delle parrocchie di Nerbici (che si trova nella zona pastorale di Mocaiana a ovest di Gubbio), di Campitello (dove è nato nel 1920) e di Pascelupo, queste ultime due situate nel territorio comunale di Scheggia e Pascelupo. Si trattava di comunità parrocchiali fondamentalmente agricole, che hanno risentito negli ultimi sessanta anni di un processo di spopolamento dovuto dall’emigrazione e dalle forti trasformazioni economiche e sociali. Don Nazzareno ha svolto il suo ministero con uno stile essenziale, discreto, facendosi prossimo ai bisogni dei suoi parrocchiani nel condividere anche i sacrifici, accompagnato da una fede profonda e da un amore sincero per la Chiesa. Significativa è stata la concelebrazione eucaristica nella chiesa di Campitello del 26 gennaio scorso per i suoi cento anni, presieduta dal vescovo di Gubbio mons. Luciano Paolucci Bedini, con la presenza di mons. Mario Ceccobelli, vescovo emerito. Per don Nazzareno, circondato dall’affetto dei suoi familiari e dei fedeli, ha voluto essere un momento di preghiera e di gratitudine per il dono del suo sacerdozio. Inoltre il Comune di Scheggia e Pascelupo ha voluto ringraziare il sacerdote con il titolo di “cittadino benemerito”.

Giorgio Cardoni