Anche quest’anno, la Chiesa eugubina ha presentato alla comunità diocesana e alla Conferenza episcopale italiana, la rendicontazione delle somme ricevute dai fondi dell’8xmille per l’anno 2022.
Oltre 400mila euro per la carità
Per interventi caritativi a favore della collettività è stata assegnata alla diocesi eugubina una somma complessiva di 409.232,61 euro. Sono stati erogati aiuti a persone bisognose da parte della diocesi per 71mila euro, da parte delle parrocchie per 14mila euro, per mille euro da altri enti ecclesiastici. Su queste voci sono comprese le somme utilizzate dalla Caritas diocesana attraverso il suo centro di ascolto, per interventi a favore di persone e famiglie disagiate del territorio; la carità del Vescovo, cioè il sostegno diretto in situazioni particolari di disagio e difficoltà, in aggiunta a quanto donato attraverso le Caritas diocesana e parrocchiali; tutti gli aiuti a persone e famiglie in stato di bisogno da parte delle Caritas stesse, oltre al sostegno alla delegazione regionale Caritas.
Ci sono poi gli interventi a favore delle fasce più povere della comunità diocesana, verso le quali la Diocesi interviene, oltre che con i fondi ordinari 8xmille, con fondi propri e con progetti specifici, come l’iniziativa legata alla Quaresima di carità e quella a sostegno della popolazione di Cantiano, duramente colpita dall’alluvione del settembre 2022.
In aggiunta, ci sono anche gli aiuti non immediati a persone bisognose per altri 74.713,25 euro da parte della Diocesi, destinati alla prima e principale funzione della Caritas diocesana che è la promozione della carità come dimensione essenziale della vita cristiana, nel rispetto della sua originaria funzione pedagogica.
Per altre opere caritative, sono stati spesi: 25mila euro per famiglie disagiate, 9.200 euro per categorie economicamente disagiate, giovani precari e disoccupati in cerca di lavoro, mille euro per anziani, 12.500 euro per persone senza fissa dimora, diecimila euro per prevenzione della devianza giovanile, 170.500 euro per clero anziano o malato, diecimila euro per opere missionarie caritative, diecimila anche attraverso le opere caritative parrocchiali per un sostegno a famiglie disagiate. In particolare sono state finanziate le attività dell’Aratorio familiare, della Casa di accoglienza diocesana, del Progetto Policoro, della Casa Caritas regionale in Kosovo, oltre a una quota significativa a sostegno del Seminario diocesano “Casa del clero Beniamino Ubaldi”, per la vita e la cura dei presbiteri anziani e malati. Ci sono inoltre le opere caritative parrocchiali destinate a famiglie particolarmente disagiate, per euro 10mila euro, in aiuto a particolari attività caritative delle parrocchie.
I fondi per esigenze di culto e pastorale
Per le esigenze di culto e pastorale è stata assegnata alla diocesi di Gubbio una somma complessiva di 429.565,32 euro. Per quanto riguarda l’esercizio del culto, sono stati spesi: 150.107,36 euro in manutenzione edilizia di culto, 18mila euro in nuova edilizia di culto, per i beni culturali ecclesiastici 51mila euro, in arredi sacri e liturgia duemila euro, in forme di pietà popolare 1.500 euro. Emerge dunque come la Chiesa locale sia impegnata in un’importante opera di mantenimento e conservazione del patrimonio immobiliare, fondamentale non solo per il suo valore storico e artistico, ma per la sua prioritaria funzione pastorale.
Per la cura delle anime, sono stati spesi: per curia e attività pastorale 148.300 euro, per il tribunale ecclesiastico diocesano mille euro, per i mezzi di comunicazione sociale 15mila euro, per la formazione teologica diecimila euro. In questa voce sono inserite le spese che vengono sostenute per le attività della curia diocesana e per ogni attività pastorale realizzata. Oltre alle spese di funzionamento della curia diocesana, a servizio del vescovo, dei presbiteri, delle comunità diocesane e parrocchiali e le spese per ogni attività pastorale ordinaria e straordinaria.
Per scopi missionari, sono stati spesi: per il Centro missionario diocesano 1.500 euro e per i volontari missionari laici seimila euro.
Per la catechesi e l’educazione cristiana, sono stati destinati: per gli oratori ragazzi e giovani 21.500 euro, per le associazioni e aggregazioni laicali tremila euro, per iniziative di cultura religiosa 300 euro. Oltre all’importante sostegno garantito agli oratori zonali e parrocchiali, la diocesi, ha promosso le attività della neonata Fondazione per le memorie ubaldiane.
Sostegno economico alla Chiesa: un impegno per tutti i credenti
“Grazie al sostegno di quanti continuano ad apporre la propria firma per la destinazione alla Chiesa cattolica dell’8xmille del gettito Irpef – ha introdotto nella sua relazione Matteo Andresini, economo della Curia vescovile – la diocesi di Gubbio ha potuto continuare a svolgere numerose e preziose attività di cura pastorale, vicinanza alle comunità, conservazione e promozione del patrimonio storico artistico e di aiuto alle situazioni di emergenza e povertà del territorio”.