Un’estate diversa, spesa lontano da casa per incontrare comunità che portano nel cuore speranze e ferite. Cinque giovani della diocesi di Gubbio stanno concludendo in questi giorni un mese di missione in Bolivia, mentre un altro gruppo di venti ragazzi e ragazze è in piena attività in Kosovo, nella casa di accoglienza di Leskoc. Due esperienze diverse, ma accomunate da un filo rosso: il desiderio di allargare lo sguardo e di mettersi in gioco per gli altri, portando con sé la ricchezza della fede e la forza della fraternità.
Un mese in Bolivia, tra comunità e amicizie nuove
Sono partiti il 25 luglio e rientreranno il 23 agosto. Paolo Bernagozzi e Silvia Martini – lei di origini eugubine – insieme a Anita Ferranti, Chiara Gnagni e Alessia Angeli hanno vissuto un mese intenso a contatto con le comunità boliviane, grazie al coordinamento del Centro missionario diocesano.
La loro base è stata a Santiago de Huata, la comunità guidata per vent’anni da don Leonardo Giannelli sulle rive del lago Titicaca, ma il viaggio li ha portati anche a Copacabana, Batallas, Ambanà e Chuquiñapi, tra celebrazioni, visite, incontri e giornate di lavoro con bambini, disabili e famiglie in difficoltà. Non sono mancati momenti forti, come la partecipazione alla festa nazionale del 6 agosto o la visita all’università locale, oltre al semplice e prezioso condividere la vita quotidiana con la gente.
“È un’esperienza che ti cambia – racconta una delle partecipanti – perché ti mette di fronte alla povertà e all’accoglienza, alla fatica e alla bellezza. Siamo venuti con la voglia di donare qualcosa, ma torniamo con il cuore pieno”. Per Silvia e Paolo è stato anche un ritorno, a sei anni dalla loro prima missione in Bolivia: “Camminare insieme a queste comunità – spiegano – significa scoprire un modo diverso di stare al mondo. Lo sguardo si allarga e non si può più tornare indietro”. Più che un elenco di attività, resta l’impronta di un’esperienza di ascolto, preghiera e amicizia, che ha segnato chi è partito e chi ha accolto, rinsaldando un legame storico tra la Chiesa eugubina e quella boliviana, coltivato da decenni da vari sacerdoti fidei donum diocesani.
In Kosovo, tra fraternità e servizio quotidiano
Pochi giorni dopo la partenza per la Bolivia, un altro gruppo di giovani ha preso il via verso i Balcani. Dal 18 al 28 agosto, venti ragazzi di Gubbio e Umbertide sono in Kosovo per un campo estivo a Leskoc, la casa di accoglienza fondata venticinque anni fa dalle Caritas umbre al termine dei difficili anni della guerra. Li accompagnano il direttore della Caritas diocesana Luca Uccellani, i sacerdoti don Francesco Menichetti e don Gaetano Bonomi Boseggia. L’esperienza coinvolge undici ragazzi e nove ragazze, dai 16 ai 22 anni, molti dei quali alla loro prima volta.
Il programma unisce vita comunitaria e servizio quotidiano: pulizie, cucina, lavanderia, animazione dei bambini ospiti della casa e dei piccoli del villaggio, in una sorta di “Grest” estivo che porta allegria e socialità. C’è anche il centro diurno, che accoglie ogni giorno una quindicina di bambini di famiglie povere della zona, offrendo loro pasti, attività scolastiche e gioco. Per i giovani eugubini si tratta di una vera scuola di fraternità, che continua un legame venticinquennale tra la diocesi di Gubbio e la comunità di Leskoc. “Ogni estate – spiega Uccellani – non offriamo solo un campo, ma un’occasione di crescita: vivere con i più poveri e condividere la vita comunitaria lascia segni profondi nei ragazzi, che poi portano questo stile nelle parrocchie e nella vita di tutti i giorni”.
Un cammino che continua
Dalla Bolivia al Kosovo, il filo che unisce queste due esperienze è la scelta di spendere il proprio tempo non per sé stessi ma per gli altri. Esperienze di missione che arricchiscono, trasformano, fanno crescere. In un mondo che spesso invita a chiudersi nel proprio piccolo orizzonte, i giovani eugubini hanno scelto di guardare lontano, scoprendo che l’incontro con l’altro – soprattutto con chi vive fragilità o povertà – è la via più vera per diventare adulti nella fede e nella vita.
E così, tra le Ande e i Balcani, questa estate la Chiesa eugubina ha scritto nuove pagine di amicizia, condivisione e speranza, che resteranno impresse nella memoria di chi ha partecipato e nella storia delle comunità incontrate.
- Le giovani eugubine in partenza per la missione in Bolivia nell’estate 2025
- Le giovani eugubine in missione in Bolivia nell’estate 2025
- La casa di accoglienza di Leskoc in Kosovo
- I giovani di Gubbio e Umbertide nella casa di Leskoc in Kosovo