Da settimane si parla dei cambiamenti che a breve riguarderanno la basilica di Sant’Ubaldo, sulla cima del monte Ingino. Anche la data ormai è ufficiale: dal 6 gennaio 2020, il santuario dedicato al patrono della diocesi eugubina sarà affidato a due sacerdoti della congregazione dei Canonici regolari lateranensi.
L’antico istituto religioso maschile di diritto pontificio si occupa a Gubbio già delle comunità parrocchiali di San Secondo e Madonna del Ponte. I due consacrati che si occuperanno della basilica sono don Giuseppe Ganassin, 65 anni, e don Pietro Benozzi, classe 1945, già conosciuto in diocesi per aver fatto parte della comunità eugubina dei Canonici regolari lateranensi.
In occasione della prossima ricorrenza dell’Epifania, saranno loro a ricevere dal vescovo Paolucci Bedini la custodia della basilica di Sant’Ubaldo affidata fino a ora a mons. Fausto Panfili e a don Stefano Bocciolesi. Era il 6 gennaio, ma dell’anno 2013, anche la data che aveva segnato il “passaggio di consegne” dall’Ordine dei frati minori ai due sacerdoti diocesani. Allora, mons. Mario Ceccobelli aveva sottolineato come il santuario sarebbe stato abitato da un sacerdote di esperienza come don Fausto Panfili, ancora oggi vicario generale diocesano, e da un giovane prete appena consacrato, don Stefano.
Sono stati sette anni di profonda cura pastorale della basilica, uno dei luoghi più cari agli eugubini nell’intero territorio diocesano. Ora, si apre una nuova pagina nella storia del santuario ubaldiano, considerando il legame tra la congregazione dei Canonici regolari lateranensi e la figura del vescovo Ubaldo Baldassini. Le pagine del libro “Sant’Ubaldo vescovo ed esorcista”, la ricerca di Alessio Bologna edita da Carmignani Editrice, ci raccontano proprio come la diffusione del culto ubaldiano abbia raggiunto vari luoghi in Italia grazie all’opera dei Canonici regolari.