Entrando nel chiostro del convento francescano di Santa Maria della Pietà, a due passi dal centro storico di Umbertide, si percepisce subito che ci sono dei “lavori in corso”. Non si tratta di un recupero edile o di un restauro artistico: le voci che si affiancano e di sovrappongono fanno capire che si è nel vivo di un lavoro pastorale, intenso e vivace. Per la prima volta, le due Chiese locali di Città di Castello e Gubbio sperimentano insieme un tratto del Cammino sinodale, attraverso la Commissione interdiocesana pensata dal vescovo Luciano Paolucci Bedini e lanciata con un documento dal titolo “Nella Chiesa e nel mondo siate testimoni del dono della vita e dell’amore – Per una pastorale formato famiglia”.
Paolucci Bedini: una partecipazione straordinaria
“Il lavoro è iniziato – spiega proprio don Luciano, che da quasi due anni guida le due diocesi unite in persona episcopi – e insieme affrontiamo la questione della pastorale con attenzione alla famiglia e alle famiglie in generale, con una partecipazione straordinaria di tante persone, soprattutto coppie e alcuni consacrati, sacerdoti, laici e diaconi che vengono sia dalla diocesi di Gubbio che da quella di Città di Castello”.
La ‘comunione’ tra tutti i quasi 110 componenti della Commissione sinodale inizia sui canali digitali, con i materiali preparatori di ogni incontro anticipati via email e nella chat creata per raggiungere i telefonini di ciascuno.
Chiesa: una ‘famiglia di famiglie’
“Abbiamo cominciato – aggiunge il vescovo Paolucci Bedini – approfondendo il tema della Chiesa pensata proprio come una ‘famiglia di famiglie’, a partire da quello che già viviamo nelle nostre comunità, ma anche alla ricerca di ciò che ci può aiutare a crescere su questo cammino. Si tratta del primo di quattro incontri che vivremo fino alla fine di giugno, alternando in luoghi differenti, soprattutto quattro oratori: due della diocesi di Gubbio e due della diocesi di Città di Castello”.
Nell’incontro di domenica scorsa a Umbertide, mentre i gruppi di lavoro si confrontavano sui temi pastorali riuniti nelle sale o nel chiostro di Santa Maria della Pietà, dalle finestre si scorgevano i più piccoli giocare nel giardino dei frati francescani.
Pacchioni: ripensare la pastorale con le famiglie
“È stata sicuramente un’esperienza molto importante – commenta a fine incontro Alessandro Pacchioni, referente diocesano per Castello e regionale per l’Umbria del Cammino sinodale della Chiesa italiana -, con una grande risposta perché abbiamo più di 108 iscritti al percorso che ci ha proposto il nostro Vescovo. Oggi eravamo presenti in più di una settantina. Un percorso che interessa la nostra Chiesa, soprattutto perché ci farà riflettere su quello che è il senso e il ruolo della famiglia, quindi ripensare tutta la pastorale mettendo al centro la famiglia. Sono incontri che iniziano con un momento di fraternità, perché ci si trova tutti per pranzo, con chi vuole, ed è un momento anche per conoscerci tra ‘Chiese sorelle’, che ormai da due anni camminano insieme, conoscere anche i visi, le persone, quello che facciamo e soprattutto anche confrontare le nostre esperienze, quelle che sono le nostre ricchezze, ma anche le nostre debolezze. Al momento del pranzo segue un momento di introduzione ai lavori che viene fatto dal nostro Vescovo. Poi ci dividiamo in gruppi di lavoro e utilizziamo lo stile sinodale. Cioè, ci mettiamo uno in ascolto dell’altro e cerchiamo di capire quello che lo Spirito ci suggerisce e suggerisce al percorso che le nostre Chiese dovranno fare”.
La prossime tappe del cammino
Prossimo appuntamento, domenica 19 maggio, nell’oratorio della Madonna del Latte a Città di Castello, per parlare de “La missione delle famiglie cristiane”. Domenica 9 giugno, nell’oratorio “Don Bosco” di Gubbio, incontro su “L’alleanza pastorale ordine-matrimonio”. Domenica 30 giugno, infine, l’incontro su “L’evangelizzazione in stile familiare” nell’oratorio “Ore d’oro” di Trestina.