GUBBIO (6 febbraio 2009) – Arriva a Gubbio la benedizione del Santo Padre. A quasi due anni dall’incontro con mons. Mario Ceccobelli, in occasione della visita dei vescovi umbri in Vaticano, papa Ratzinger ha inviato le sue indicazioni pastorali per la diocesi eugubina.
Dal 19 al 23 marzo 2007, mons. Ceccobelli aveva partecipato alla “Visita ad limina” insieme agli altri sette vescovi delle diocesi dell’Umbria. Si tratta dell’incontro che ogni presule compie con cadenza quinquennale per informare il Papa sulla vita della Chiesa locale che gli è affidata.
“In quella occasione – spiega il Vescovo di Gubbio – ho presentato al successore di Pietro la relazione sulla nostra diocesi e in questi giorni mi è giunta la risposta a quel documento”. Mons. Ceccobelli ne rende noti alcuni brani sul numero di febbraio del bollettino diocesano “Camminiamo”, mentre per intero la lettera sarà pubblicata sul prossimo Bollettino delle Diocesi Umbre.
La lettera arrivata dal Vaticano è firmata dal cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i Vescovi, che ringrazia mons. Ceccobelli per l’accurata relazione sulla diocesi eugubina, redatta a meno di due anni dall’inizio del suo episcopato, che è stata di grande aiuto al Papa e alla curia romana per comprendere la realtà della Chiesa di Gubbio.
“Risvegliare la voce di Dio nelle coscienze degli uomini – scrive la nota del Vaticano – è dunque l’urgenza che deve animare tutte le lodevoli iniziative che codesta comunità ecclesiale sta promuovendo per custodire e alimentare la fede, a fronte delle odierne sfide. In questo contesto, per la vitalità della comunità ecclesiale, diventa di primaria importanza curare la robustezza spirituale, pastorale e psicologica dei sacerdoti. Desidero incoraggiare a seguire con paterno affetto e stima ogni singolo sacerdote e a perseguire quella formazione capace di ravvivare in essi l’ardore missionario. L’esperienza insegna che, se i sacerdoti sono animati da fiducia e autentico spirito evangelico, diventano i validi promotori della corresponsabilità dei laici e soprattutto della cura delle vocazioni di speciale consacrazione”.
In questo senso, continua il cardinale Re, “va promossa un’attenta pastorale vocazionale che, con appropriate iniziative, in primo luogo la preghiera individuale e comunitaria, persegua l’obiettivo di favorire la cultura vocazionale della vita e l’accompagnamento dei singoli chiamati al sacerdozio e alla vita consacrata”.
Papa Benedetto XVI sottolinea come mons. Ceccobelli stia dedicando tempo ed energie anche sul fronte della formazione dei laici. “Per questo risulta quanto mai appropriata – continua la nota della Congregazione per i Vescovi – l’iniziativa di istituire la Scuola di Formazione Teologica Diocesana. È un investimento di formazione culturale, teologica e spirituale che va condotta con determinazione e nella quale auspico che trovino il loro riferimento soprattutto i fedeli laici a cui sono affidati incarichi e servizi ecclesiali. Sempre in ordine alla missione evangelizzatrice, desidero incoraggiare ogni sforzo volto a cercare nuove strade e a valorizzare ogni occasione per offrire, a quanti più è possibile raggiungere, istruzione catechistica, accompagnamento personale e formazione ad una fiera appartenenza ecclesiale. Su questo punto non si tema di insistere perché da qui deriva la forza di ogni apostolato, soprattutto a sostegno della famiglia e a servizio della vita. Ciò comporta uno sforzo per riportare l’attenzione educativa della comunità ecclesiale e ogni azione pastorale al suo nucleo fondamentale che è Gesù Cristo, centro e cuore dell’evangelizzazione, intimamente congiunto e operante nella Sua santa Chiesa. Il Santo Padre, nell’Esortazione Sacramentum Caritatis, ci invita a ripartire proprio dall’Eucaristia, cuore della missione universale della Chiesa”.
Oltre all’Eucaristia, secondo il Santo Padre, l’altro aspetto importante per la vita della Chiesa eugubina è quello della Liturgia. “Esorto Vostra Eccellenza – scrive il cardinale Re – a regolare, promuovere e custodire tutta la vita liturgica della diocesi e a vigilare perché le norme stabilite dalla legittima autorità siano attentamente osservate e nessuno si consideri padrone della liturgia della Chiesa”.
Infine i saluti e la benedizione del Papa. “Il Santo Padre – scrive il prefetto vaticano – Le assicura fraterna e orante vicinanza, mentre di cuore benedice Vostra Eccellenza, i sacerdoti, i seminaristi, i diaconi, i religiosi, le religiose e tutti i fedeli della Chiesa di Dio che è in Gubbio”.
“Consegno – commenta mons. Ceccobelli – a ogni battezzato, ma in modo specialissimo ad ogni presbitero e diacono, a tutte le religiose e a tutti i religiosi, le esortazioni del Santo Padre, specialmente la sollecitazione a frequentare la Scuola di teologia che a settembre conclude il primo ciclo. È indispensabile convincere e incoraggiare i catechisti e tutti gli operatori della pastorale parrocchiale a iscriversi alla scuola per migliorare la loro formazione”.