Riapre la Chiesa dei “Bianchi” e diventa il terzo polo del Museo diocesano di Gubbio

 

GUBBIO (9 ottobre 2010) – La Chiesa dei “Bianchi”, all’inizio di via Piccardi, diventerà presto il terzo polo dell’offerta artistica e culturale del Museo diocesano di Gubbio. Il direttore dell’istituzione, don Pietro Vispi, ha reso noto infatti che in occasione della 29esima edizione della “Mostra mercato nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari”, che si terrà dal 29 ottobre al 2 novembre prossimi e che porterà migliaia di visitatori nel centro storico, inizierà ufficialmente la riorganizzazione del museo, con l’apertura al pubblico della Chiesa di Santa Maria dei Laici.

Dopo il Palazzo dei Canonici e gli annessi alla Cattedrale, la chiesa di Santa Maria Nuova con l’affresco della Madonna del Belvedere e i dipinti dei fratelli Salimbeni, la Chiesa dei “Bianchi” diventa quindi il terzo polo di eccezionale interesse che il museo intende mettere a disposizione della cittadinanza e del turismo eugubini. Lo stesso Museo diocesano è stato quindi ripensato come itinerario fra le tre diverse localizzazioni.

«La Chiesa di Santa Maria dei Laici – spiega don Pietro Vispi – si propone come un autentico “pantheon” d’arte: al suo interno, infatti, sarà possibile riammirare il grandioso ciclo pittorico di Felice Damiani, detto il Veronese dell’Umbria, la stupefacente tela del Barocci con l’Annunciazione della Vergine, l’Annunciazione di Gian Battista Michelini, gli affreschi dell’Allegrini, i grandiosi capolavori del Gherardi con la Natività e l’Adorazione dei Pastori, oltre alle numerose ulteriori opere che adornano l’antico e venerato luogo di culto, tra cui lacerti di affreschi gotici e tardogotici tutt’ora nel sito”.

Per il futuro – rende noto sempre il direttore del Museo ecclesiastico della diocesi di Gubbio – è poi previsto lo studio della ricontestualizzazione del grande ciclo pittorico quattrocentesco a fresco sulla “Passione”, che illustrava la cripta della chiesa stessa e oggi ospitato nella sede centrale del museo.

Nelle prossime settimane, saranno precisate le date e gli orari di apertura della chiesa confraternale, attraverso una campagna di comunicazione al pubblico.