Quest’anno, alla città di Gubbio e alla Diocesi, gli auguri più significativi li ha rivolti Papa Francesco, che accendendo l’Albero di Natale più grande del mondo allestito sul monte Ingino ha detto:
«Nell’accendere la luce dell’albero di Natale, noi vogliamo che la luce di Cristo sia in noi. Un Natale senza luce non è Natale. Che ci sia la luce nell’anima, nel cuore; che ci sia il perdono agli altri; che non ci siano inimicizie,tenebre … Che ci sia la luce di Gesù, tanto bella. Questo auguro a tutti voi . . . Vi benedica Dio Onnipotente, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Buon Natale, e pregate per me!»
Questo augurio lo faccio mio perché nessuno, preso dal timore, si nasconda come l’Adamo del paradiso terrestre, che dopo il peccato si nascose al rumore dei passi di Dio che lo stava cercando. Gesù viene proprio per toglierci la paura e l’angoscia, per invitarci ad accogliere la Luce capace di illuminare tutto l’uomo, di fargli conoscere la sua dignità e la sua vocazione affinché possa tornare ad essere cittadino del cielo.
A tutti i fedeli auguro di lasciarsi coinvolgere nella realtà e nell’attività delle nostre parrocchie e di guardare con gli occhi della fede al ministero dei sacerdoti, riconoscendo in loro Gesù, il buon Pastore.
A tutti auguro un Natale più santo che buono. E sarà santo se sapremo accogliere nel nostro cuore Gesù, il Figlio di Dio, che viene per rivelarci l’amore infinito del Padre che ci attende nel suo Regno. Quella di Natale è la notte dello stupore per questo dono inaudito.
Auguri e benedizioni per tutti!
+ Mario, vescovo