Biblioteca versione lunga

 

GUBBIO (settembre 2013) Un’occasione davvero importante per la comunità eugubina, che potrà riappropriarsi di un bene fondamentale per la storia della Diocesi e di tutta la città. Aprirà i suoi spazi di via Federico da Montefeltro il 28 settembre la biblioteca diocesana Fonti, oggetto, da quasi un anno, di un importante progetto di ricollocazione e depolveratura. Non solo: dalla fine del mese verranno riaperti anche alcuni nuovi locali, situati sempre in via Federico da Montefeltro, che amplieranno gli spazi destinati ai libri e agli studiosi. Diverse le specialità tematiche della biblioteca: su tutte storia locale, storia dell’arte sacra, storia della chiesa, della teologia, mariologia, vite di santi e beati, patristica, diritto canonico e una raccolta dei documenti emessi negli anni dai vescovi locali. Novità significativa anche la costituzione di un’emeroteca che raccoglie riviste di settore e di carattere locale. Monsignor Pietro Bottaccioli, vescovo emerito di Gubbio, ha donato alla biblioteca diocesana la sua preziosa collezione libraria, grazie alla quale si è costituito il fondo Bottaccioli, un ulteriore prezioso tassello che arricchisce la struttura eugubina.

Ai ricercatori, lettori e curiosi che visiteranno la biblioteca sarà riservata un’ampia sala di lettura, dotata di connessione wi-fi per permettere la navigazione a tutti gli utenti. L’archivio stesso sarà oggetto di riordinamento, in particolare si punterà a creare un inventario digitale di tutti i fondi presenti, visibile in internet tramite il software CEI-Ar. Nei prossimi anni è inoltre prevista l’acquisizione di tutta la documentazione presente nelle parrocchie dell’intera diocesi, oltre all’inserimento del materiale prodotto dalla Curia vescovile e dai suoi diversi uffici.

L’apertura al pubblico della biblioteca Fonti avrà orari regolari per garantire continuità nel servizio offerto. A disposizione di chi visiterà la biblioteca e i suoi nuovi spazi ci sarà personale preparato e pronto ad accogliere gli studiosi e supportare le loro attività di ricerca.