Da Roma a Gubbio: sarà in esposizione la Regola Portuense adottata da sant’Ubaldo

 

GUBBIO (7 settembre 2012) – Un tassello importante per ricostruire la storia del vescovo e patrono di Gubbio, sant’Ubaldo. Arriverà da Roma e sarà esposto in pubblico a Gubbio, nei prossimi giorni, il codice contenente la Regula Clericorum o Regola Portuense. Si tratta di un’occasione assai rara per ammirare l’antico codice che uscirà dall’archivio di San Pietro in Vincoli dei Canonici regolari lateranensi a Roma per raggiungere Gubbio.

Ubaldo Baldassini, al tempo del suo priorato presso la canonica di San Mariano, portò di persona nella città di Gubbio una copia di tale regola, redatta presso la canonica di Santa Maria in Porto a Ravenna. Il codice in pergamena è conservato integralmente nelle sue parti e legature originali. Il testo è manoscritto con inchiostro nero e rosso e ha alcune decorazioni di pregio. La Regula Clericorum è una raccolta in tre libri di norme organizzative, comportamentali e morali che dovevano guidare la vita in comunità dei canonici. Il testo è ora in fase di studio da parte del comitato tecnico-scientifico del Centro studi ubaldiani “Padre Emidio Selvaggi”. Il comitato porta avanti la ricerca su documenti editi e inediti come questo e cerca di approfondire la conoscenza della figura del Santo Vescovo e patrono nel contesto culturale, materiale e spirituale in cui visse.

L’esposizione dell’importante fonte documentaria sarà inaugurata l’11 settembre prossimo alle ore 10, in concomitanza con le celebrazioni per la Traslazione del Santo e la nuova inaugurazione della raccolta delle Memorie ubaldiane, presso la basilica di Sant’Ubaldo a Gubbio. Il prezioso codice resterà in esposizione fino al 15 novembre.