Baldassini cercò anche questa volta di resistere, ma il Papa fu irremovibile, anzi, volle ordinarlo vescovo personalmente. A nulla valsero le preghiere di Ubaldo: giunse persino a stendere la mano destra su un altare, giurando che non avrebbe mai e poi mai accettato l’incarico. Giordano racconta che Ubaldo soffrì per tutta la vita per una piaga alla mano destra, sofferenza che il biografo attribuiva proprio a quel giuramento. Baldassini guidò la diocesi eugubina per trentuno anni, fino al 1160, dimostrandosi pastore fermo e buono allo stesso tempo, attento ai bisogni della gente, parco nella vita privata e contrario alle fastosità di quella pubblica. Continuò ad abitare nella canonica di S. Mariano e continuò ad essere “povero”: forse vegetariano, si nutriva poco e spesso solo di pane duro, i suoi vestiti erano molto leggeri, anche nei freddi mesi d’inverno. Ubaldo cercava di non gravare in alcun modo sui fedeli, anzi, aveva dato il buon esempio donando alla Chiesa quasi tutti i suoi beni.
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