Il progetto per la Quaresima di Carità 2022 era già stato impostato e pronto per il lancio. Come sempre sarebbe stata sollecitata la rete delle parrocchie e delle comunità diocesane per raccogliere aiuti da destinare alla ricerca di un lavoro dignitoso per giovani e meno giovani, con lo slogan “Impara l’arte”. Poi è sopraggiunta la crisi ucraina, in tutta la sua drammaticità, e la Caritas diocesana di Gubbio ha deciso insieme al vescovo Paolucci Bedini di sospendere l’iniziativa per valutare cosa poter fare per supportare l’emergenza dei profughi in arrivo anche in Umbria e sul territorio eugubino.
Una nuova guerra inimmaginabile
“Mai avremmo immaginato – scrive il direttore della Caritas di Gubbio, Luca Uccellani – che una guerra tornasse a sconvolgere il nostro continente, che una grande città europea come Kiev dovesse subire un assedio e pesanti bombardamenti. Mai avremmo voluto vedere di nuovo, dopo le tristi vicende della ex Jugoslavia, profughi scappare dalle proprie case e lasciare la propria patria in cerca di salvezza. Eppure è accaduto. È proprio vero che niente, tantomeno il bene preziosissimo della pace, è conquistato una volta per sempre ma va coltivato e difeso ogni giorno, in ogni istante e in ogni dimensione della vita”.
In effetti, la guerra è molto vicina anche a noi. Non solo per motivi geografici, ma soprattutto per la presenza nella diocesi eugubina di una numerosa comunità ucraina. “Queste persone, che spesso vivono nelle nostre case e si prendono cura di malati ed anziani – aggiunge Uccellani -, ora soffrono l’angoscia di non sapere quale sorte potrebbe toccare ai propri cari, in alcuni casi coinvolti direttamente nei combattimenti”.
Vicini alla comunità ucraina di Gubbio
Lo scorso 27 febbraio una delegazione della Caritas diocesana ha partecipato, come gesto di vicinanza e solidarietà, alla celebrazione che ogni domenica pomeriggio la comunità ucraina cattolica di rito bizantino tiene a Gubbio, nella chiesa della Misericordia. “La liturgia era presieduta – racconta il direttore della Caritas eugubina – da un giovane sacerdote che vive a Foligno, padre Taras Maksymiv, che ci ha ringraziato e ci ha chiesto di pregare con e per il popolo ucraino. Ma anche per chi in questo momento è nemico e oppressore, ‘come ci chiede Gesù’, ha precisato”.
Anche a Gubbio la comunità ucraina si sta mobilitando per aiutare il proprio paese ma anche per riuscire a far giungere in Italia i propri cari che cercano di scappare dalla violenza della guerra. “A padre Taras – sottolinea Uccellani – abbiamo garantito tutta la nostra disponibilità, anche per quanto riguarda l’accoglienza. In questo momento non possiamo sapere come evolverà la situazione nei prossimi giorni ma le autorità europee ipotizzano fino a 5 milioni di persone in fuga dall’Ucraina”.
Come aiutare la popolazione ucraina
Per organizzare e sostenere gli aiuti, in linea con le indicazioni dei Vescovi, la Caritas eugubina dà come riferimento per la raccolta fondi il conto corrente di Caritas italiana: Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban IT24C0501803200000013331111 (causale “Europa/Ucraina”).
Può essere utilizzato – per iniziative più locali – anche il conto corrente di Diocesi di Gubbio Caritas: Banca Monte dei Paschi di Siena, Filiale di Gubbio – Iban IT21R0103038480000063165776 (causale “Emergenza Ucraina”). Le famiglie e le parrocchie che fossero disponibili a ospitare profughi provenienti dall’Ucraina sono invitate a comunicarlo alla Caritas diocesana, come è già avvenuto in alcuni casi.