GUBBIO (25/11/2016) – Sarà presentato domani pomeriggio il volume che racconta la storia della casa famiglia “Santa Lucia”, nella Sala consiliare del Comune di Gubbio, a partire dalle ore 16,30.

Il libro, dal titolo “Santa Lucia. La sua storia, il suo servizio agli ultimi” è stato scritto da Paolo Salciarini, responsabile dell’ufficio Beni culturali della diocesi di Gubbio e profondo conoscitore della sua storia. Lo scopo della pubblicazione è quello di ripercorrere le vicende dell’orfanatrofio di Santa Lucia, nato nel 1922 per rispondere a quella che, dopo la Prima Guerra mondiale, era una delle emergenze sociali più importanti. A questo scopo venne individuato come sede l’antico convento di Santa Lucia, che era stato espropriato dal Governo italiano all’indomani dell’Unità, permettendo inoltre in questo modo il ritorno delle suore domenicane che vi avevano abitato sin dal medioevo.

L’opera di carità è continuata negli anni, con le modifiche e gli aggiornamenti necessari al mutare della società e delle leggi dello Stato, fino alla trasformazione avvenuta negli anni Ottanta da orfanotrofio a casa famiglia, sotto la gestione dell’attuale direttrice, madre Maria Dorotea Mangiapane.

A Santa Lucia trovano oggi accoglienza minori e ragazze madri, accompagnati con percorsi educativi personalizzati, realizzati con il supporto e la stretta collaborazione dei Servizi sociali. Sono inoltre attivi dei servizi educativi rivolti al territorio di Gubbio quali l’asilo nido e la scuola paritaria dell’infanzia.

L’opera della casa famiglia è portata avanti oggi anche grazie all’aiuto dell’associazione “Amici di madre Lalìa”, intitolata alla fondatrice dell’ordine delle Suore domenicane missionarie di San Sisto, che raccoglie le persone che negli anni si sono avvicinate alla realtà della casa famiglia per prestare il loro aiuto.

Nel volume di Salciarini è presente anche una sezione dedicata alla chiesa annessa al monastero e alle opere d’arte in essa contenute.

(a cura di Alessandro Leonardi)