Gubbio ha iniziato oggi a vivere giorni intensi di accoglienza, spiritualità e fraternità internazionale. In vista del Giubileo dei Giovani, che si terrà a Roma tra fine luglio e i primi giorni di agosto, la città umbra sta diventando tappa significativa per centinaia di giovani pellegrini italiani e stranieri. Un’esperienza di Chiesa viva e accogliente che coinvolge l’intera comunità diocesana, con uno sguardo particolare ai giovani e alla loro capacità di farsi testimoni di speranza e comunione.
L’arrivo dei giovani polacchi
A partire da oggi, giovedì 24 luglio, stanno facendo il loro arrivo a Gubbio oltre 160 giovani provenienti dalla Polonia, appartenenti alle diocesi di Łódź e Pelplin. Il loro soggiorno, che si protrarrà fino a lunedì 28, prevede un fitto programma di attività spirituali e culturali: momenti di preghiera comunitaria, celebrazioni eucaristiche, visite ad Assisi e percorsi alla scoperta della città eugubina. I giovani saranno ospitati in famiglie, parrocchie e in alcune palestre cittadine, grazie a una rete di accoglienza ben coordinata e generosa.
I volontari eugubini dell’accoglienza
A rendere possibile tutto questo è l’impegno instancabile di circa 80 volontari, in gran parte giovani eugubini coinvolti dal Servizio diocesano di Pastorale giovanile, che si stanno occupando dell’organizzazione logistica, dell’ospitalità, dell’animazione e dell’accompagnamento dei gruppi. Un servizio silenzioso ma fondamentale, che fa di questa accoglienza un’esperienza ecclesiale autentica.
«Ci stiamo preparando da mesi – racconta don Mirko Nardelli, responsabile della Pastorale giovanile diocesana – e finalmente siamo arrivati alla settimana più importante, quella degli arrivi. L’emozione è grande: accogliere questi ragazzi significa costruire ponti, restituire ciò che abbiamo ricevuto quando eravamo noi i pellegrini nelle Giornate mondiali della gioventù degli anni passati. Tutto è pensato nei minimi dettagli per far sentire ognuno accolto, amato, a casa. Ringrazio di cuore i volontari, che stanno donando tempo, energie, competenze e soprattutto una grande disponibilità. Senza di loro, nulla sarebbe stato possibile. Ma questa esperienza non è solo in funzione del Giubileo: è anche un’occasione per mettere radici e pensare insieme al futuro della nostra Chiesa locale».
A Gubbio dall’Italia e dal mondo
Il flusso dei pellegrini non si esaurirà con i gruppi polacchi. A partire dal 29 luglio, Gubbio accoglierà anche 212 giovani dalla diocesi di Como, accompagnati da 14 sacerdoti e dal loro arcivescovo, il cardinale Oscar Cantoni, in cammino anch’essi verso Roma. Altri gruppi arriveranno da varie parti d’Italia e d’Europa: un centinaio di pellegrini del Cammino neocatecumenale, 50 da Bolzano, 45 da Varese, 21 da Brescia e 67 giovani dalla Spagna. Tutti troveranno in Gubbio una casa temporanea, un luogo dove sentirsi accolti, ascoltati, incoraggiati nel loro cammino di fede.
Sarà denso e articolato in particolare il programma eugubino del gruppo di Como. Mercoledì 30, ad esempio, saranno in cammino sulla Via di Francesco tra Valfabbrica e Assisi, ascolteranno una catechesi del card. Cantoni e in serata saranno a cena sotto gli Arconi di Gubbio. All’indomani, il 31 luglio alle ore 9.30, la Cattedrale eugubina dei santi Mariano e Giacomo ospiterà la santa messa del “mandato” ai giovani diretti al Giubileo, concelebrata dall’arcivescovo Cantoni insieme al vescovo della Chiesa eugubina, Luciano Paolucci Bedini.
Anche gli eugubini in partenza per Roma
E proprio i giovani di Gubbio, protagonisti nell’accoglienza, saranno anche protagonisti del Giubileo a Roma. Sono infatti circa 120 i ragazzi eugubini che, tra la fine di luglio e i primi di agosto, partiranno per vivere i giorni del grande evento romano insieme a centinaia di migliaia di coetanei da tutto il mondo. Alcuni di loro stanno già servendo come volontari, altri partiranno direttamente per Roma, ma tutti condividono lo stesso spirito: vivere la fede in modo autentico, radicato nella comunità e aperto al mondo.
L’accoglienza dei pellegrini a Gubbio si inserisce pienamente nel clima del Giubileo, tempo di grazia e di incontro. Ma è anche segno tangibile di una comunità che sa farsi prossima, che sa prendersi cura, che sceglie di aprire le porte e i cuori. Un’esperienza che non si esaurirà con il passaggio dei pellegrini, ma che lascerà tracce profonde nella vita di chi ha accolto e di chi è stato accolto.
La prima giornata di accoglienza a Gubbio
- Gubbio si mobilita per l’accoglienza dei pellegrini diretti al Giubileo dei Giovani
- L’oratorio Don Bosco di Gubbio, infopoint dell’accoglienza dei pellegrini diretti al Giubileo dei Giovani
- I volontari della Diocesi di Gubbio che accolgono i pellegrini diretti al Giubileo dei Giovani
- I volontari della Diocesi di Gubbio che accolgono i pellegrini diretti al Giubileo dei Giovani
- I volontari della Diocesi di Gubbio che accolgono i pellegrini diretti al Giubileo dei Giovani
- L’accoglienza dei giovani pellegrini nelle palestre di Gubbio
- L’accoglienza dei giovani pellegrini nelle palestre di Gubbio
- L’accoglienza dei giovani pellegrini nelle palestre di Gubbio
- La celebrazione dei giovani polacchi nella chiesa di San Giovanni a Gubbio
- La celebrazione dei giovani polacchi nella chiesa di San Giovanni a Gubbio
- I pellegrini polacchi mangiano sotto gli Arconi di Piazza Grande a Gubbio
- I pellegrini polacchi mangiano sotto gli Arconi di Piazza Grande a Gubbio