GUBBIO (12 novembre 2008) – I ragazzi della Pastorale giovanile della diocesi di Gubbio replicano “Pinocchio il musical”, commedia musicale in due tempi tratta dall’omonima di Saverio Marconi e Pierluigi Ronchetti con musiche dei Pooh.

Lo spettacolo, diretto dai registi Carlo Nardelli e don Mirko Orsini, sarà di nuovo in scena al Teatro Comunale eugubino con due date: venerdì 14 e sabato 15 novembre, con apertura del sipario alle ore 21.

L’occasione è quella del convegno sull’informazione in Umbria, dal titolo “Cercare la verità per condividerla”. L’evento, che inizia domani a Perugia, è organizzato dalle diocesi umbre in collaborazione con l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana, con l’Università di Perugia e l’Ordine dei giornalisti dell’Umbria. Proprio venerdì 14 è previsto il trasferimento in autobus di tutti i convegnisti da Perugia a Gubbio, per la partecipazione allo spettacolo teatrale “Pinocchio il musical”.

La favola di Pinocchio, scritta da Carlo Collodi nel lontano 1881, è ancora di estrema attualità perché, pur nelle divertenti e originali situazioni comiche, celebra valori universali e sentimenti umani che meritano di essere sempre al centro dell’attenzione, come l’amore, l’amicizia, la comprensione reciproca, la semplicità, la gioia di avere una famiglia e una comunità in cui vivere.

Nel musical il racconto viene proposto con qualche variante rispetto al testo originario e con tutta la freschezza e l’allegria di una storia che, ideata ben 127 anni fa, sembra narrare le vicende e le avventure di un giovane d’oggi, sospeso tra realtà e fantasia, ragione e istinto, spesso incapace di resistere alle lusinghe del facile successo e al desiderio di vivere secondo i falsi modelli che il mondo presenta, ma alla fine in grado di capire cosa veramente vuole e cosa è importante per essere veramente felici.

E’ il dodicesimo anno di attività teatrale della Pastorale giovanile eugubina, che vede coinvolti un centinaio di ragazzi, uniti da una vera e propria passione per il teatro.

“E’ un momento aggregativo forte – spiega don Mirko Orsini – dove ognuno mette in gioco i doni che il Signore gli ha fatto. Ogni ragazzo difatti ha grandi qualità e grinta che lo rendono capace di mettersi in gioco, anche dove riesce meno, provando a se stesso e agli altri di saper superare le difficoltà”.

“Sono ragazzi – aggiunge Carlo Nardelli – capaci di mettere il cuore e di credere nelle cose che fanno e negli impegni che prendono, questo è quello che hanno dimostrato in questi mesi di prove, dove non è mancato mai l’entusiasmo e la voglia di stare insieme lavorando ad un progetto”.