È Pasqua! Il Crocifisso è risorto da morte. Gesù, secondo l’espressione greca delle parole dell’angelo in Matteo, è e rimane il Crocifisso. Ma il Crocifisso vivente. Questa identità tra Crocifisso e Risorto, affermata dall’angelo, è fondamentale per la nostra fede pasquale. La morte è superata dalla vita di Dio. Questo grande mistero del passaggio dalla vita alla morte lo viviamo annualmente proprio durante la Veglia pasquale, «madre di tutte le veglie» secondo le parole con le quali Agostino amava rivolgersi alla Veglia pasquale. Nella santa veglia, la Chiesa celebra il mistero totale della salvezza, dalla creazione alla parusia. È la notte delle nozze di Cristo con la Chiesa. La notte dell’Alleanza definitiva. In questa notte la Chiesa, vegliando nella preghiera, si mette in condizione di farsi incontrare dal Risorto. Lo Sposo, il Diletto, incontra la Sposa, la Diletta, le consegna la parola ultima e definitiva: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato» (Lc 24,5-6). Proprio per questo la Veglia pasquale è notte di alleanza nuziale, di nozze eterne, indissolubili e feconde: il Risorto incontra la sua Sposa; è notte di liberazione, di gioia, di luce e di speranza, sentimento che regna in questa notte: il Signore ha realizzato la promessa e oggi la liturgia la rievoca con magnificenza.
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