Via di Francesco: la PiccolAccoglienza presenta la Cartolina del pellegrino 2025

Nel 2024, sono state 6.153 le credenziali per i pellegrini della Via di Francesco che la PiccolAccoglienza di Gubbio ha spedito in tutto il mondo. Un numero che torna ai livelli precedenti alla pandemia Covid: nel 2019, le credenziali erano state 6.232, poi ridotte a 3.619 nel 2020 – in piena epidemia da coronavirus – e via via risalite fino al dato dello scorso anno. La gran parte delle credenziali, cioè i documenti nei quali i viandanti raccolgono i timbri di ogni singola tappa del cammino, è stata spedita in Italia (4.046), seguono Germania (678), Usa (219), Austria (154), Olanda (117), Francia (116), Repubblica Ceca (107) e via via tanti altri paesi del mondo, per un totale di 48 nazionalità.

I dati sono stati illustrati, come ormai consuetudine, in occasione della presentazione della Cartolina del pellegrino, l’omaggio che la Diocesi di Gubbio lascia in dono ai pellegrini che transitano sul territorio eugubino, spesso accolti e aiutati proprio dai volontari della PiccolAccoglienza, l’ufficio diocesano nato nel 2014 e coordinato da Angelo Piergentili e Katia Bianconi.

L’attività della PiccolAccoglienza Gubbio

I camminatori lungo l’itinerario francescano partono in genere da La Verna (1.948 di loro hanno scelto il santuario delle Stimmate), poi da Firenze (1.597) o da Assisi (947). La Città Serafica è – naturalmente – la destinazione principale dei cammini, con 3.208 pellegrini che l’hanno scelta come meta finale, seguita da Roma (2.324) e La Verna (248), per chi sceglie di partire da Roma o Assisi per raggiungere la destinazione francescana nelle foreste casentinesi. In totale, lo scorso anno la PiccolAccoglienza ha ricevuto circa 6.500 messaggi WhatsApp al numero telefonico dedicato ai pellegrini, gestito oltre 3.300 email di richiesta delle credenziali e aiutato più di 1.800 persone attraverso l’infoline.

Francesco e il Lupo nella nuova cartolina

La Cartolina del pellegrino del 2025 – impostata graficamente da Giuliano Rossi – non poteva che essere dedicata al Cantico delle Creature e al Lupo eugubino ammansito da san Francesco, vista la ricorrenza dell’ottavo centenario dalla composizione con la quale il Poverello ha voluto lodare il Signore e tutta la bellezza che Lui ha creato. Si tratta del tredicesimo anno di realizzazione di questo dono per i pellegrini, proprio come la durata del pontificato di Papa Francesco. L’opera riprodotta sulla cartolina, quest’anno è stata dipinta da Maria Assunta Albini.

La delicatezza dell’acquerello di Maria Assunta Albini

“È stata un’impresa ardua, sia dal punto di vista intellettuale sia da quello spirituale – ha commentato l’artista, restauratrice e docente eugubina -, quindi ho fatto la scelta pittorica più povera possibile, quella dell’acquerello. Invece di scegliere un tocco e un mezzo espressivo forte, ho scelto il più delicato possibile proprio perché lui aveva scelto la semplicità, il contatto con la natura e col creato. Ecco la scelta di dipingere con acqua, alcuni pigmenti naturali, non c’è nulla di artificiale, un po’ di carta di cotone. Non c’è nulla di artificioso”.

La scena rappresentata da Maria Assunta Albini, l’incontro tra il Poverello e il Lupo di Gubbio, seppur nella semplicità della tecnica espressiva, è ricca di significati francescani. “In un’unica scena – afferma l’artista – ci sono momenti che in realtà sono successi in un lungo cammino. Li ho raccolti insieme per poter manifestare la sua spiritualità e la sua grandezza: vedo l’incontro con il lupo, sento il suono degli uccelli, i sentimenti di san Francesco che vive un momento mistico come quello delle Stimmate. Dietro c’è una finestra aperta sul creato, è un silenzio carico della presenza di Dio, lui sembra solo in realtà è in contatto con il suo Signore che gli fa avvenire tutte queste cose miracolose che lui nel silenzio riusciva a vivere e a sentire in maniera più intensa”.

Dalla cartolina al Tau giubilare

“La nuova cartolina – aggiunge il vescovo di Gubbio, Luciano Paolucci Bedini – ci presenta quasi un riassunto della storia, del suo percorso spirituale, aiuta i pellegrini a entrare nel centenario del Cantico delle Creature. Quest’anno c’è anche la novità di un Tau di ceramica, opera di artisti eugubini che ricorda il Tau francescano e la croce di Gesù. Un gioiello prezioso fatto con materie povere, arricchito da una lamina dorata sopra e che verrà donato ai pellegrini in alcune occasioni speciali, come la prossima edizione del pellegrinaggio Assisi-Gubbio ‘Il Sentiero di Francesco’”.

L’opera in ceramica – realizzata in occasione del Giubileo del 2025 e presentata dallo studioso e storico Ettore Sannipoli – è stata ideata da Maria Cristina Vinciarelli e realizzata da Giulia Rampini presso la bottega che ha ereditato dal padre, il compianto Giampietro, grande “innamorato” di san Francesco e del sentiero francescano.

Il Vescovo: “Apriamo le porte dell’accoglienza”

“Tutto questo – aggiunge il vescovo Luciano Paolucci Bedini – ci aiuta a pensare che il cammino è qualcosa che sta crescendo, è sempre più apprezzato e per questo credo che ci sarà sempre più bisogno di luoghi per l’accoglienza e l’ospitalità che sono la parte centrale di ogni cammino. E sono anche il motivo per cui la PiccolAccoglienza si adopera, perché ogni pellegrino al termine della giornata trovi un luogo dove appoggiarsi, dove poter riposare, poter mangiare. Per questo dico che occorrono altri luoghi di ospitalità, altre accoglienze, magari da trovare o migliorare. Ma, soprattutto, le accoglienze hanno valore quando c’è qualcuno che accoglie. Allora l’invito è rivolto a tanti, a quelli che sono affezionati a questi nostri luoghi, alla storia di Francesco, al camminare: farsi pellegrini con i pellegrini, nell’accoglienza e nell’ospitalità, perché è bello quando qualcuno ti apre la porta, ti dà il benvenuto, condivide con te il racconto dell’esperienza fatta e ti offre semplicemente l’ospitalità che gli è possibile”.