La professione perpetua di suor Francesca co-fondatrice di un nuovo ordine francescano

 

GUBBIO (9 luglio 2010) – Ancora una vocazione alla vita religiosa che porta i suoi frutti nella diocesi di Gubbio. Dopo la professione temporanea, nell’agosto 2009, di suor Agnese tra le Sorelle del piccolo testamento di san Francesco, la Fraternità femminile porta a maturazione il cammino di Serena Chiarella, che domani – nella Cattedrale di Gubbio – è chiamata a compiere la sua professione perpetua.

Trentunenne, originaria di Latiano nel brindisino, Serena è a Gubbio da sette anni e porta il nome di suor Francesca di Gesù povero. Insieme a suor Daniela Cancilla, la “calciatrice” in abito religioso, volle piantare nella diocesi eugubina il seme di una nuova esperienza femminile di vita consacrata, ispirata alla spiritualità francescana, ottenendo nel 2006 dal vescovo mons. Mario Ceccobelli il riconoscimento dell’autorità ecclesiastica locale.

Da allora, le Sorelle del piccolo testamento di san Francesco hanno compiuto tanti piccoli passi, inserendosi in maniera vivace e attiva nella pastorale diocesana a vari livelli. E attirando l’attenzione di altre giovani, desiderose di fare un’esperienza di fede nuova e antica al tempo stesso, ma comunque radicale e ispirata pienamente alla vita di Francesco e Chiara d’Assisi.

Non è un caso che la nuova fraternità femminile si sia sviluppata proprio a Gubbio, seconda patria del Poverello e città profondamente legata alla storia e alla spiritualità del francescanesimo. Le Sorelle del piccolo testamento abitano presso l’Eremo di Sant’Ambrogio, lungo la Gola del Bottaccione, e nel Convento di San Marziale, nel centro storico eugubino.

La solenne liturgia della professione perpetua di suor Francesca sarà celebrata domattina alle ore 11, in duomo, da mons. Ceccobelli. Dopo la messa, la festa continuerà presso gli Arconi di via Baldassini con amici e parenti. Ci saranno anche i familiari di suor Francesca che hanno sempre seguito con grande trepidazione il cammino di fede della loro figlia e che ora le sono accanto proprio nel momento più importante della sua consacrazione alla vita religiosa.