L’idea: valorizzare le “catechesi” dal basso e creare una banca dati degli eventi pasquali

 

GUBBIO (8 aprile 2010) – L’idea del convegno nasce dall’associazione culturale “La Turba” di Cantiano e trova subito una “sponda” nel vicario generale della diocesi di Gubbio, mons. Fausto Panfili, responsabile anche del Progetto culturale diocesano. L’obiettivo è quello di creare un momento di scambio culturale e sottolineare il ruolo dell’associazionismo nell’organizzazione delle sacre rappresentazioni.

«Le rappresentazioni pasquali sono eventi – spiegano gli organizzatori del convegno – che trasformano le vie, le piazze e i teatri nei preziosi marmi di una “cattedrale” in cui si celebra un rito che è – allo stesso tempo – religioso e laico, mistico e materiale, ma soprattutto condiviso e quindi profondamente sociale».

Da questi presupposti ha preso corpo l’idea di un incontro che permetta a tutti di comprendere l’importanza di ciò che spesso viene classificato solo come “sentimento popolare”, nell’accezione non certo più nobile del termine.

«Cultura è permettere a chiunque di comprendere – chiariscono ancora gli organizzatori – il resto è vuota accademia. E’ questo il paradigma fondante cui vorremmo “appellarci”».

Lo spazio di azione del progetto che sta alla base del convegno nazionale è costituito dalle innumerevoli “rappresentazioni” del mistero pasquale che integrano o accompagnano la liturgia ufficiale e che, pur diverse nei modi e nei linguaggi, approdano in genere alla forma teatrale vista come elemento didattico per la creazione di una catechesi “dal basso”.

Grazie alla rete di Europassione per l’Italia, l’intenzione è quella di ipotizzare e realizzare – dopo il convegno – una banca dati nazionale delle sacre rappresentazioni, che permetta di cogliere l’entità e la variegata presenza di linguaggi delle tante manifestazioni a tema sacro. L’idea è quella di partire da due territori pilota: la provincia di Perugia e quella di Pesaro-Urbino, per poi estendere la raccolta dei dati all’Italia intera.