Missione francescana “Giovani per i giovani”: dal 16 al 23 agosto l’evangelizzazione in strada

 

GUBBIO (14 luglio 2009) – Dal 16 al 23 agosto la diocesi di Gubbio ospita la missione francescana “Svegliati, è tempo di dire il tuo sì”, con 150 giovani provenienti da Sicilia e Campania che vengono per portare il loro annuncio di speranza con la spiritualità e l’allegria di Francesco di Assisi.

L’iniziativa è stata presentata stamattina presso l’oratorio “Don Bosco” dal vescovo, mons. Mario Ceccobelli, e dai religiosi e laici che stanno lavorando per l’organizzazione dell’evento.

In questa settimana i ragazzi – spiega suor Daniela Cancilla, delle Sorelle del piccolo testamento di San Francesco – saranno ovunque: nelle piazze, nelle strade, in piscina, nei pub, nei luoghi che frequentano abitualmente, per annunciare agli altri ragazzi che è il momento di svegliarsi e incontrare il Signore e i tanti giovani che come loro cercano la felicità”.

La missione francescana – ha detto fra’ Vittorio, frate minore della provincia di Ragusa – è nata cinque anni fa in Sicilia, in varie zone turistiche, dove nelle differenti edizioni abbiamo incontrato sia le comunità locali che i turisti. E’ un’occasione di evangelizzazione per compiere un cammino di fede. Questa è la prima esperienza fuori dalla Sicilia”.

La missione francescana si aprirà ufficialmente domenica 16 agosto, nella Cattedrale eugubina alle ore 16, con lo spettacolo sul Poverello, da titolo “Al tramonto, le allodole”, a cura dei ragazzi della pastorale giovanile di Gubbio. Alle 18,30 – poi – la solenne celebrazione nella chiesa di San Francesco, presieduta dal vescovo Ceccobelli. Sarà proprio il Pastore della diocesi eugubina a dare ai missionari laici e consacrati il mandato per annunciare il Vangelo in ogni angolo della città.

Le giornate di missione saranno dense di appuntamenti: dopo le lodi e i momenti formativi del mattino, i giovani raggiungeranno le famiglie nelle loro abitazioni, i luoghi della sofferenza (ospedale, case di riposo per anziani e case-famiglia) e quelli del divertimento (come parchi, piscina e tennis club). Alle 19,15 di ogni giorno ci sarà la messa in piazza Oderisi, proprio nell’orario di massima presenza dei giovani lungo corso Garibaldi. Alle 22 un momento di animazione sempre nella centralissima piazzetta Oderisi e, a seguire, l’evangelizzazione nei pub e nei locali frequentati di sera. I giovani eugubini saranno invitati a fare festa insieme ai missionari e a partecipare alla preghiera e all’adorazione eucaristica che resterà aperta fino alle due di notte nella chiesa di Santa Maria al Corso.

Accogliamo questa esperienza e questo gruppo di giovani siciliani con la parola d’ordine dell’entusiasmo e della voglia di conoscerli e di farci conoscere”, racconta Riccardo Bellomaria dell’oratorio “Don Bosco” di Gubbio. “Non vediamo l’ora di vivere insieme quest’esperienza forte di condivisione e mostrare loro la nostra città”.

Vorrei invitare le famiglie di Gubbio – aggiunge mons. Mario Ceccobelli, vescovo di Gubbio – a non avere timore ad aprire le porte e possibilmente anche il cuore all’accoglienza. I ragazzi non vengono a chiedere niente, ma a offrire una testimonianza. Vogliono dire agli abitanti della nostra città che sono dei credenti che hanno incontrato Dio e che vivere con il Signore è bello e che Lui vuole raggiungere il cuore di ogni creatura per riempirlo di gioia e di amore. Che siano i benvenuti – auspica il Vescovo – in mezzo a noi e nelle famiglie della città”.

Il 23 agosto alle 11, al termine della missione francescana – racconta Agnese Ceccarelli, la giovane eugubina che da qualche anno si è avvicinata alle suore francescane che abitano nell’eremo di Sant’Ambrogio – vivrò un’ulteriore tappa del mio cammino di discernimento con la professione temporanea di ingresso nell’ordine delle Sorelle del piccolo testamento di San Francesco. Il momento che sto per vivere è un’occasione di grande emozione, come per tutti quelli che scelgono di consacrarsi a Dio. E poi, 25 anni fa, proprio nel corso dell’ultima missione francescana a Gubbio ho ricevuto il battesimo: mi sembra di ricongiungere i fili della mia storia con intorno i francescani e la mia città”.