Mons. Bottaccioli interviene sull’università: “Il Comune vuole o non vuole la Lumsa?”

 

GUBBIO (11 aprile 2012) – Anche il vescovo emerito di Gubbio, mons. Pietro Bottaccioli, interviene nel dibattito sul futuro del polo universitario distaccato della Lumsa, Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma. Ecco – di seguito – il testo integrale della sua nota.

Il 20 marzo 2012 il Consiglio comunale all’unanimità ha deliberato: “Premesso che la Lumsa è una Università privata tra le prime in Italia con sedi che coprono l’intero territorio nazionale e rapporti internazionali di rilevantissima entità, visto il progetto presentato dall’Università Lumsa che prevede la realizzazione di un campus universitario a Gubbio (…omissis…), dà mandato al Sindaco e alla Giunta di interloquire con la Lumsa ai massimi livelli per consentire il permanere a Gubbio del polo universitario di eccellenza”.

Le parole della delibera esprimono la volontà di volerla da parte del Consiglio comunale. Ma se veramente la si vuole perché il Sindaco e la Giunta comunale ancora non hanno incontrato il Rettore Magnifico dal momento che le trattative dovevano definirsi entro il mese di marzo? Ci risulta che a tutt’oggi non hanno nemmeno chiesto un appuntamento.

La proposta del Comune, avendo ritagliato gli spazi già previsti, ha ridotto da trenta a dieci posti letto, sopprimendo anche tre aule. Questi ritagli rispondono alle esigenze di un campus? Senza dire di avere annullato la recezione di tutto il terzo piano? E tra i metri quadrati dati all’Università si sono conteggiati anche quelli che sono di proprietà della Diocesi?

Queste riduzioni possono essere accettate dall’Università che non è “una scoletta”, come il presidente del Consiglio comunale Pecci e l’assessore Di Benedetto si sono preoccupati di così presentarla in giro, ma che la stessa delibera l’ha qualificata come “un polo universitario di eccellenza”. Ma tutto questo non serve che a farsi dire di no dalla Direzione della Lumsa, per poi sostenere che il Comune ne avrebbe accolto la presenza ma che l’Università non ha accettato.

Vorremmo tuttavia pensare che “la proposta della Giunta relativa alla destinazione degli spazi dell’ex seminario non sia l’unica perseguibile” (come si esprime la delibera) ma solo una base di partenza per trattare. Tenuto conto della responsabilità che assumerebbe l’attuale Amministrazione di non cogliere una singolare occasione di dare un futuro certo alla città: la soluzione non è quella di ritagliare posti alla Lumsa, ma di trovare altri posti per uffici comunali, come ad esempio il palazzo Fonti vuoto, o gli ex locali della Biblioteca comunale o razionalizzare meglio l’abbazia di San Pietro, non pienamente sfruttata sugli spazi dell’ex scuola media Ottaviano Nelli.

+ Pietro Bottaccioli

Vescovo emerito di Gubbio