Mons. Paolo De Nicolò al solenne pontificale parla di sant’Ubaldo e porta i saluti del Papa

 

GUBBIO (16 maggio 2012) – Dopo la stupenda e travolgente Festa dei Ceri di ieri, oggi Gubbio celebra il patrono e protettore Ubaldo Baldassini, con le liturgie dedicate al Santo vescovo, sia nella basilica sulla cima del monte Ingino, sia in Cattedrale con la solennità del pontificale.

Un rito – quello di stamattina in duomo – presieduto quest’anno da mons. Paolo De Nicolò, reggente della Prefettura della Casa Pontificia, la struttura vaticana che si occupa dell’ordine nelle residenze del Papa, delle cerimonie del Santo Padre e di altri aspetti logistici. E’ grazie all’interessamento diretto e al coordinamento di mons. De Nicolò che è stata organizzata sia la benedizione dei nuovi Santi dei Ceri nel maggio 2011 in piazza San Pietro a Roma, sia l’accensione dell’Albero di Natale più grande del mondo da parte di papa Benedetto XVI, nel dicembre scorso.

Proprio per questa disponibilità e collaborazione, il vescovo della diocesi eugubina, mons. Ceccobelli, ha ringraziato calorosamente mons. De Nicolò, aprendo la celebrazione del solenne pontificale in cattedrale. Il reggente della Prefettura della Casa Pontificia ha ringraziato a sua volta portando i saluti del Santo Padre alla comunità dei fedeli di Gubbio.

Commentando i testi biblici della liturgia odierna, il prelato di origini romagnole ha riflettuto intorno alla figura del “patrono”, spiegando che si tratta di colui che è capace e ha il carisma per difendere e proteggere la propria città. Proprio come è accaduto per sant’Ubaldo a Gubbio. E ha aggiunto che “santo”, invece, è colui che è in contatto diretto con i misteri di Dio.

Sant’Ubaldo – ha detto De Nicolò – è patrono proprio perché santo. E grazie a lui anche i fedeli acquisiscono una nuova forza nella fede. Per questo, con la preghiera e con la fede, grandi cose sono possibili a ognuno di noi, come per sant’Ubaldo fu possibile guidare Gubbio alla vittoria contro le città confederate o evitare la distruzione ad opera del Barbarossa”.

La solenne celebrazione è stata animata dai canti del coro dei “Cantores Beati Ubaldi”, diretto dal maestro Renzo Menichetti. Al termine della liturgia, proprio mons. De Nicolò si è prodigato nei complimenti per l’ottima esecuzione dei brani proposti dalla corale, invitando i “Cantores” a esibirsi anche in Vaticano.

Nel corso della celebrazione, mons. Ceccobelli ha invece ricordato don Alessandro Ceccarelli, deceduto nella giornata di ieri, annunciando che i funerali saranno celebrati domani, alle ore 15, nella Chiesa di San Francesco.