GUBBIO (13 agosto 2011) –La “Via dell’Arte e del Culto”, il percorso museale della Diocesi di Gubbio, si arricchisce ulteriormente in questo periodo estivo. Due le novità: la mostra di antichi oggetti sacri e paramenti liturgici allestita nella Chiesa dei Bianchi e l’apertura di un nuovo bookshop a fianco della celebre “Botte dei canonici”, accanto alle sale principali del Museo diocesano, nel complesso della cattedrale eugubina.
Vicino a uno dei siti storici di Gubbio più conosciuti e visitati dai turisti è dunque possibile trovare pubblicazioni tematiche, artigianato artistico eugubino, poster, cartoline, souvenir, gadget e altro ancora. In particolare, e questa è la grande novità, turisti e visitatori trovano anche prodotti enogastronomici di qualità provenienti dal nostro territorio come il “vino dei canonici”, l’olio, i biscotti e le marmellate dei monasteri.
In questi primi giorni di apertura, il “bookshop del Museo diocesano” sta suscitando curiosità e apprezzamento in quelle persone che entrano a visitare gli spazi espositivi e le preziose opere d’arte collocate al suo interno, che sostano per ammirare la “Botte dei canonici”, e che uscendo hanno quindi la possibilità di acquistare prodotti di eccellenza dell’artigianato e del territorio eugubino.
Insieme al Palazzo del Capitolo dei canonici – come noto – fanno parte della “Via dell’Arte e del Culto” anche altri due siti di straordinaria importanza artistica, la Chiesa di Santa Maria Nuova, dove si può ammirare una delle opere più prestigiose di Ottaviano Nelli, e la Chiesa di Santa Maria dei Laici (detta dei “Bianchi”), dove proprio in questi giorni è stata allestita una mostra di paramenti sacri antichi.
Sono esposti al pubblico, che ha già mostrato di apprezzare molto, un monumentale ostensorio proveniente dalla Chiesa di San Pietro e paramenti sacri con raffinati ricami in oro e seta-oro provenienti dalla Cattedrale e della stessa Chiesa di San Pietro. Per la prima volta viene anche esposta una Madonna lignea incamottata (cioè ricoperta di materiali telati) del quattordicesimo secolo, proveniente dalla zona di Scheggia.
Grazie alle novità di questi giorni, la Chiesa eugubina invita tutti gli eugubini – insieme a turisti e visitatori – a riscoprire la bellezza e la straordinaria ricchezza artistica del percorso museale diocesano.