Il “Bastone dei demoni”: nuovi studi sul manuale esorcistico legato al culto di sant’Ubaldo

È stata presentata sabato 19 luglio 2025, nella Sala degli Stemmi di Palazzo Pretorio a Gubbio, la nuova edizione del Baculus daemonum, rielaborata e commentata dallo studioso Alessio Bologna. Il volume, ventunesimo numero dei “Quaderni Ubaldiani”, è frutto di un’ampia attività di ricerca sostenuta e condivisa – oltre che dalla Chiesa Eugubina – anche dalla Basilica di Sant’Ubaldo, dal Centro Studi Ubaldiani, dalla Famiglia dei Santubaldari, dalla Fondazione Perugia e dal Comune di Gubbio.

Gli interventi alla presentazione

A introdurre l’incontro sono stati don Mirko Orsini, vicario generale della Diocesi di Gubbio, e Paola Salciarini, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune, che hanno sottolineato il valore del lavoro in sinergia tra istituzioni religiose, culturali e civili per la riscoperta dell’identità storica e spirituale eugubina.

Sono poi intervenuti Filippo Paciotti per il Centro Studi Ubaldiani, Ubaldo Minelli, presidente della Famiglia dei Santubaldari, e don Pietro Benozzi, canonico regolare lateranense della Basilica di Sant’Ubaldo, tutti testimoni del lungo percorso di sostegno e collaborazione che ha reso possibile l’uscita di questa pubblicazione.

Il cuore della conferenza è stato l’intervento del prof. Alessio Bologna, ricercatore dell’Università di Pisa, docente di scuola secondaria di secondo livello, curatore dell’edizione. Bologna ha presentato i principali contenuti della sua ricerca, che si è sviluppata nell’arco di diversi anni a partire dal 2019, con lo scopo di restituire dignità storica e teologica alla figura di sant’Ubaldo come “cacciatore di demoni”, ruolo centrale nella tradizione seicentesca ma a lungo marginalizzato nella storiografia moderna.

Un raro manuale di esorcismi

Il Baculus daemonum, scritto nel 1618 dal canonico lateranense Carlo Olivieri, è un raro manuale esorcistico in latino, redatto proprio per contrastare le possessioni diaboliche e diffondere il culto ubaldiano in chiave militante. «Un’opera di carattere demonologico – ha spiegato Bologna – ma anche un documento storico di eccezionale valore spirituale, linguistico ed editoriale, che testimonia un fervore religioso capace di attirare sul Colle Eletto decine di ossessi da tutta Italia e dall’estero».

Tra i passaggi più significativi, Bologna ha ricordato come lo stesso Olivieri operasse come esorcista presso la Basilica sul Monte Ingino, promuovendo un’immagine di sant’Ubaldo come “bastone dei demoni”, destinata a diffondersi in tutta l’Europa cattolica del tempo. Il libro raccoglie preghiere, coniurationes (cioè invocazioni), rituali di liberazione, ma anche testimonianze e casi concreti, come quello documentato di Lucrezia Lazzari, giunta a Gubbio nel 1797 per essere esorcizzata.

Un testo che apre a nuovi approfondimenti

Il volume, corredato da un saggio introduttivo, bibliografia e indici analitici, rappresenta un tassello importante per la comprensione di una stagione storica segnata dalla “lotta tra Dio e il diavolo”, e apre la strada a nuovi approfondimenti, ad esempio sul “Breve di sant’Ubaldo” e sulla vita dello stesso Olivieri.

A conclusione dell’incontro, il prof. Bologna ha voluto ringraziare tutti i partner promotori e in particolare la Fondazione Perugia, che ha sostenuto il contratto di ricerca e la pubblicazione, sottolineando come questa opera sia da considerare un autentico «patrimonio universale di storia e di fede».

Il volume sarà presentato al pubblico sabato 6 settembre 2025, presso la Sala Convegni dell’HUB Hotel di Gubbio, con un evento aperto alla cittadinanza e agli studiosi per un ulteriore approfondimento sui contenuti e sulle prospettive di ricerca.