Si è spento la notte scorsa il sacerdote diocesano don Pierangelo Belardi, da tutti conosciuto come don Piero. Aveva da poco compiuto 93 anni (era nato il 5 maggio 1930, figlio di Virgilio e di Alfreda Cavicchi, titolare di uno storico negozio sale e tabacchi in via della Repubblica) e le sue condizioni di salute erano peggiorate dopo Natale e in particolare nelle ultime settimane.
Dopo aver frequentato il Seminario vescovile di Gubbio e quello regionale di Assisi, don Piero è stato ordinato sacerdote dal vescovo Beniamino Ubaldi, il 7 dicembre 1952 nella chiesa di San Francesco. In diocesi ha svolto vari servizi pastorali, tra i quali quello di parroco nelle comunità di Castiglione Aldobrando, Montanaldo, Goregge, Cipolleto e, negli ultimi anni del suo ministero sacerdotale attivo, come parroco di Scritto e Belvedere.
Viene ricordato da molti come insegnante, sia in Seminario – come docente di matematica – e poi al liceo ginnasio “Mazzatinti” dove ha insegnato storia e filosofia. Inoltre, è stato cappellano della Famiglia dei ceraioli di San Giorgio e direttore del “coro del Cristo” per il Miserere della Processione del Venerdì Santo. Negli anni Settanta, come direttore della corale, fu l’artefice del rilancio della “Giuseppe Verdi”, grazie anche all’inserimento delle voci femminili. Oltre alla passione per la musica, la sua vita è stata caratterizzata anche da una profonda devozione mariana. Dopo le vicende legate all’«Oasi della Divina Provvidenza», che nel 1996 avevano portato il vescovo Pietro Bottaccioli a inviare una notificazione pastorale a tutti i fedeli della diocesi, don Piero Belardi si era ritirato a vita privata proprio presso la sua abitazione nella zona di Fassia.
I funerali del sacerdote saranno celebrati domani, sabato 3 giugno, alle ore 11 nella chiesa di San Francesco a Gubbio.
(ha collaborato Giorgio Cardoni)