“Terra Santa, il valore di una presenza”: da Gubbio un appello alla pace con fra Ielpo

In un momento storico segnato da tensioni crescenti e da una guerra che sembra non trovare fine, Gubbio ha scelto di alzare lo sguardo e rivolgerlo alla Terra Santa. Lo ha fatto nella serata di mercoledì primo ottobre, accogliendo fra Francesco Ielpo, Custode francescano dei Luoghi Santi, in un incontro pubblico dal titolo “Terra Santa: il valore di una presenza”, organizzato nella Sala Convegni del Convento di San Francesco.

Un pubblico numeroso, attento e partecipe ha seguito le parole del nuovo Custode, da pochi mesi alla guida della Custodia di Terra Santa, in un dialogo che ha attraversato il dolore della guerra, il valore della testimonianza cristiana, la possibilità concreta di sostenere la speranza.

L’accoglienza a San Francesco

Ad aprire l’incontro, i saluti di fra Marco Bellachioma, guardiano del convento, seguiti da quelli del vicario generale della Chiesa eugubina, don Mirko Orsini, che ha sottolineato come “la fraternità, l’ascolto e la prossimità siano la via evangelica per abitare questo tempo difficile”. Un ringraziamento è arrivato anche da parte delle istituzioni civili e della Caritas diocesana, a conferma di un impegno corale che la città intende rinnovare.

Il dramma della Terra Santa

Nel cuore dell’incontro, l’intervista a fra Ielpo ha restituito una fotografia cruda della situazione attuale: «Come potete immaginare la situazione è abbastanza critica, drammatica, c’è sofferenza ovunque – ha detto –. Questo conflitto, che dura oramai quasi due anni, genera una spirale che non si ferma di odio, di risentimento. Anche lontano dalle zone di guerra, il sospetto e la paura avvelenano le relazioni. Soprattutto penso ai nostri cristiani a Betlemme e alla popolazione della Cisgiordania, stretta tra precarietà, mancanza di lavoro e l’assenza totale del turismo religioso che fino a poco fa era linfa per l’economia locale».

Alle parole di denuncia ha fatto eco un richiamo alla responsabilità: «Qualsiasi tentativo di mediazione e di risoluzione a livello politico e diplomatico è la via da percorrere. Un immediato cessate il fuoco e la possibilità di interventi umanitari sono più che mai urgenti».

L’importanza della presenza francescana

Fra Ielpo ha anche parlato del senso profondo della presenza cristiana in Terra Santa, specie quella francescana, chiamata a «essere capace di avere un cuore pacificato e pacificante per poter incontrare tutti. È questo il nostro compito oggi: custodire i Luoghi Santi ma soprattutto essere segno di dialogo, di prossimità, di fraternità». E proprio da Gubbio ha rilanciato un’immagine cara alla tradizione locale: «L’episodio di san Francesco e il Lupo di Gubbio ci insegna che c’è una modalità per incontrare anche chi appare nemico: uno sguardo disarmato, interessato al bene dell’altro, può cambiare la storia».

Il dialogo si è concluso con un appello chiaro e concreto: alla domanda su come aiutare oggi i cristiani di Terra Santa e le famiglie palestinesi, fra Ielpo ha risposto proponendo varie direttrici di impegno, a cominciare dalla preghiera; poi il sostegno alle scuole cattoliche locali, perché i bambini possano crescere in un contesto di pace; il sostegno diretto alle parrocchie e alle famiglie cristiane per evitare l’esodo forzato.

Il video integrale dell’incontro

L’impegno della comunità eugubina

La città di Gubbio non è rimasta indifferente: al termine dell’incontro, Comune, Caritas e realtà ecclesiali hanno rilanciato l’idea di costruire, già a partire dalle prossime settimane e lungo tutto il periodo natalizio, una rete di iniziative solidali e culturali per dare gambe a queste proposte. Il legame con la Terra Santa, già tracciato in passato con progetti di cooperazione e gesti simbolici come l’accensione dell’Albero di Natale più grande del mondo da Betlemme, si potrà arricchire ora di nuovi percorsi, più concreti e condivisi.

A chiudere l’incontro, le parole e la musica delle sorelle del Piccolo Testamento di San Francesco, che hanno regalato ai presenti un tempo di silenzio orante e bellezza semplice, richiamando tutti all’essenziale: custodire la speranza, sempre.

La galleria fotografica dell’incontro

Terra Santa, il valore di una presenza