QUARESIMA DI CARITA’ 2019 “UN PONTE DI SOLIDARIETA’”
L’idea di quest’anno è quella di fare memoria del cammino di solidarietà che abbiamo percorso attraverso le Quaresime di Carità dell’ultimo quinquennio: un ponte ideale lungo 10.000 chilometri che ci unisce alla missione diocesana in Bolivia, dove ormai da 15 anni operano i sacerdoti diocesani don Leonardo Giannelli e don Antonio “Topio” Zavatarelli. Un cammino che non è finito, un ponte che ha ancora bisogno di essere rafforzato e trafficato dall’amore.
I 50.367 euro complessivamente raccolti sono serviti a finanziare progetti ed interventi che hanno riguardato gli ambiti della salute e dell’educazione, segni concreti del desiderio di padre Leo e padre Topio di camminare insieme ai giovani, ai malati e ai più poveri tra i poveri delle loro comunità.
2014: Una goccia in salute
Il progetto sanitario della diocesi di El Alto rivolto alle parrocchie rurali che avevamo contribuito a finanziare nel 2014 si è concluso a fine 2017. Tuttavia nel territorio della missione continuano a funzionare due ambulatori medici, nei quali lavorano la volontaria Cristina Ferrero, un’infermiera originaria di Biella ormai da quattro anni in Bolivia, ed Hortensia, una ragazza di Santiago de Huata, preziosa collaboratrice in occasione delle visite domiciliari di Cristina a casa di malati e anziani di lingua aymara. E’ attivo anche un laboratorio dentistico aperto il sabato e la domenica.
Considerati i costi dei medicinali e lo stipendio di Hortensia e della dentista servono circa 5.000 euro all’anno.
2015: A scuola di futuro
Nel 2015 avevamo aiutato la casa per gli studenti della missione che si trova a La Paz, sia per alcuni lavori di sistemazione della struttura sia per le spese di mantenimento degli ospiti. In questo momento vengono accolti nove studenti universitari, sei ragazze e tre ragazzi.
I costi previsti nel 2019 ammontano a circa 9.000 euro.
2016: L’avventura dell’educazione
La raccolta quaresimale del 2016 era servita alla ristrutturazione del “Centro Espiritu Santo” di Batallas, che le parrocchie di Santiago di Huata e Peñas hanno preso in carico dal 2015, dove funziona tuttora una scuola professionale con numerosi corsi (cucito, estetica, ceramica e disegno, informatica, contabilità…) diretta dalla volontaria Simona Casarotto. Tale ristrutturazione è stata completata. Rispetto all’inizio, la scuola non può più contare sul sostegno economico della diocesi di El Alto per il pagamento della segretaria e dei tre professori che dipendono direttamente dalla scuola e non dallo Stato. Si sono inoltre aggiunti una serie di servizi dedicati ai portatori di handicap.
Le spese annuali di gestione ammontano a circa 30.000 euro, ai quali contribuiscono anche la parrocchia di origine di Simona (Baranzate – Milano) e il VISPE, un’organizzazione missionaria della diocesi di Milano.
2017: Alzati e cammina
Il progetto di fisioterapia con sede operativa a Peñas che avevamo finanziato con la raccolta 2017 prosegue a gonfie vele con presenze continue di fisioterapisti volontari che arrivano dall’Italia e un’accettazione sempre più forte e convinta da parte della gente. Nel 2018 é stata comprata un’automobile per rendere più agevole lo spostamento degli operatori nei vari villaggi per le visite domiciliari. I costi sono legati per lo più a quei casi che richiedono trattamenti chirurgici.
Dall’inizio del progetto le persone che hanno avuto bisogno di tali interventi sono state una decina, con una media di 2.000 euro ad operazione.
2018: A scuola d’avventura
La facoltà universitaria di Turismo d’avventura che ha preso il via a Peñas nel 2017 e alla quale abbiamo dedicato l’ultima raccolta quaresimale conta attualmente circa 25 iscritti. L’impegno economico ed amministrativo richiesto è notevolissimo ma vale la pena portarlo avanti in quanto è un’esperienza unica nel suo genere in Bolivia che permette di offrire ai giovani una formazione di altissimo profilo e concrete opportunità lavorative.
Il costo totale tra insegnanti, gestione dell’internato per gli studenti ed iniziative pratiche legate alla montagna e al lago si aggira sui 20.000 euro all’anno.
Tutti questi progetti continuano a portare frutto grazie al contributo della nostra diocesi e di altre realtà sparse per l’Italia che hanno a cuore padre Leo, padre Topio e la loro gente. Non sono infatti attività che producono reddito come invece altre che in questi anni si sono sviluppate (il turismo etico, la falegnameria, l’officina meccanica, l’edilizia) e che, nel 2018, hanno generato circa 100.000 euro sui 250.000 complessivi della gestione economica della missione. Proprio per questo c’è ancora bisogno del nostro aiuto.
Ricordiamo che, come ogni anno, c’è la disponibilità ad intervenire a momenti di animazione e sensibilizzazione (incontri, serate, liturgie…) che le parrocchie o altre realtà ecclesiali intendessero organizzare.
Chiediamo a tutti di impegnarsi, per quanto possibile, perché l’iniziativa di solidarietà quaresimale sia vissuta come un’esperienza di comunione diocesana.