Un’opera editoriale di pregio, una copia unica di Evangeliario, è stata donata alla Diocesi di Gubbio in memoria dell’editore Alessandro Sartori, che l’ha ideata poco prima della sua scomparsa nel 2013. Il volume – composto a caratteri mobili e stampato al torchio pianocilindrico, su carta di puro cotone naturale appositamente fabbricata dalla Sicars di Catania – è finemente miniato e decorato con interventi in foglia d’oro.
Un’opera preziosa destinata alla Cattedrale
La significativa acquisizione è stata presentata nel Refettorio della chiesa della Misericordia, a Gubbio. Nel ricevere l’Evangeliario dalle mani di Anna Buoninsegni Sartori e di Aldo Sartori, il vescovo Luciano Paolucci Bedini si è dichiarato emozionato e commosso, sottolineando come il valore e il pregio dell’opera liturgica la rendono degna di essere destinata alla Cattedrale, oltre che valorizzata e fatta conoscere. La pubblicazione è uno degli ultimi lasciti a Gubbio da parte dell’associazione “Arte Libro unaluna”, ora disciolta, che si era costituita per volontà di Sartori, fondatore a Milano nel 1995 del marchio editoriale, che nel 2010 trasferì tutte le competenze presso l’allora Istituto statale d’Arte ora Liceo artistico “Mazzatinti”.
Il ricordo di Alessandro Sartori
Aldo Sartori ha ricordato come le varie esperienze professionali, tra le quali venti anni come regista in Rai a Roma e poi in Ancona e successivamente nel campo editoriale, hanno portato il fratello Alessandro alla realizzazione di opere di alto valore, come quella per la Camera dei Deputati in una delle ricorrenze di Leopardi e l’anastatica delle lettere di Bismarck per Angela Merkel. Lo hanno legato a Gubbio le origini della madre Matilde Monacelli e molte esperienze maturate negli anni, come l’indimenticabile video “Gubbio, i Ceri, la Città di Pietra”, poi riprodotto in Dvd e quello su sant’Ubaldo, anch’esso riprodotto in Dvd per volontà di don Angelo, molto legato ad Alessandro.
Nel 2016, la Decretale di Papa Innocenzo I al vescovo Decenzio
L’Evangeliario non è la prima donazione da “Arte Libro unaluna” che è stata fatta nel corso del tempo alla Curia vescovile. Nel 2016, infatti, era stato consegnato all’allora vescovo Mario Ceccobelli il rifacimento manoscritto della Lettera Decretale che Papa Innocenzo I aveva inviato al vescovo di Gubbio Decenzio. Il dono dell’Evangeliario è stato l’occasione anche per la presentazione del report dell’attività svolta e sostenuta dall’associazione durante nove anni di attività, fino al 2022.
Nove anni di “Arte Libro unaluna”
“Alla sua morte, proseguendo nella strada indicata da Alessandro – ha ricordato la moglie Anna – e anzi incrementando i suoi intendimenti, continuammo un’esperienza didattica, formativa, culturale e in virtù e in forza delle convenzioni del 2010 e 2016, tra l’associazione ‘Arte Libro unaluna’, il Comune e i due istituti superiori Mazzatinti e Cassata Gattapone, dando vita a varie iniziative di rilievo. Prima di tutto laboratori destinati ai giovani, legati alla filiera del libro d’arte: miniatura e calligrafia nel nome di Oderisi – dunque pre Gutenberg – e stampa tipografica a caratteri mobili, dunque post Gutenberg. In nove anni hanno partecipato ai nostri laboratori oltre cinquemila studenti, non solo di Gubbio ma dall’Umbria e anche da fuori regione, portando lustro e notorietà alla scuola e alla città. Nel maggio 2022 – ha proseguito Anna Buoninsegni Sartori – si sono modificate alcune dinamiche che non hanno reso più possibile la permanenza dell’esperienza di ‘Arte Libro unaluna’, che dunque si è conclusa. La parte di editoria tipografica è stata conferita a una Fondazione di Ancora, mentre la parte legata agli amanuensi è stata interrotta. Purtroppo, una grave perdita culturale, formativa, etica per gli studenti e la città”.