Mons. Ceccobelli sulle inchieste: “Imprecise le ricostruzioni di stampa sull’astenotrofio Mosca”

 

GUBBIO (1° marzo 2012) – In relazione alle notizie pubblicate ieri sull’edizione regionale di un quotidiano nazionale, il Vescovo di Gubbio, mons. Mario Ceccobelli, in qualità di presidente e legale rappresentante del Consiglio di amministrazione dell’opera pia casa di riposo “Mosca” per il quinquennio 2007-2012 vuole precisare quanto segue.

La ricostruzione giornalistica di quanto accaduto in seguito al collocamento a riposo del dirigente della struttura, avvenuto nell’ottobre 2007, risulta imprecisa e ambigua, tanto da lasciare spazio a dubbi sulla legittimità delle decisioni prese dall’organo di indirizzo della storica struttura di accoglienza e cura degli anziani, gestita in maniera congiunta da Comune e Diocesi.

Nella cronaca si parla di pressioni che sarebbero state fatte per nominare il nuovo segretario-direttore, privilegiando una figura interna ai danni di un funzionario comunale che aveva presentato domanda di mobilità volontaria. Un funzionario che – secondo quanto riportato dal quotidiano – sarebbe stato ostacolato dall’ex sindaco Orfeo Goracci. Lo stesso Goracci, sempre secondo la cronaca giornalistica, avrebbe privilegiato la nomina di una persona a lui gradita.

Sono affermazioni destituite di ogni fondamento. Innanzitutto, proprio perché nel quinquennio 2007-2012 la presidenza dell’astenotrofio “Mosca” era affidata al sottoscritto e Goracci non faceva parte nemmeno del Consiglio di amministrazione dell’ente.

Poi, perché la scelta di nominare l’attuale segretario-direttore della struttura è maturata proprio in seno al Consiglio di amministrazione della Ipab, nella maniera più trasparente e onesta possibile. Un percorso graduale nel tempo e supportato dalla normativa che regola la materia, con tanto di acquisizione di parere legale e di consultazione delle organizzazioni sindacali.

Tale scelta, dunque, è stata presa dal Cda dell’astenotrofio “Mosca” nell’esclusivo interesse della struttura medesima, tanto che ha consentito la massima razionalizzazione dei costi di gestione. La riorganizzazione amministrativa ha permesso un notevole risparmio economico, grazie alla soppressione della dirigenza, dal punto di vista contrattuale, in quanto l’attuale segretario-direttore è un funzionario con la semplice posizione organizzativa. Ma, grazie a una migliore distribuzione e organizzazione del personale (pur con un dipendente in meno), ha consentito non solo il mantenimento dei servizi offerti dalla struttura ma, in molti casi, anche il loro potenziamento. Ne è prova il consenso istituzionale che viene riconosciuto alla struttura, a vari livelli.

Dunque, nessuna pressione è stata mai esercitata da Orfeo Goracci per l’assunzione di persone gradite all’ex sindaco di Gubbio. Anzi – come ho già avuto modo di affermare nel corso della conferenza stampa del 23 febbraio scorso, per la presentazione del nuovo progetto di riorganizzazione degli spazi della struttura – ritengo che la scelta della ridefinizione della figura apicale, così come deciso dal Consiglio di amministrazione, sia stata la più adatta alle esigenze dell’ente e abbia raggiunto i risultati sperati e auspicati.

Mons. Mario Ceccobelli,

Vescovo di Gubbio e

presidente opera pia “Mosca”