Con l’ordinazione dei due nuovi giovani sacerdoti – don Andrea Svanosio e don Edoardo Mariotti – e la definizione dei loro incarichi è iniziato il processo di ridefinizione territoriale e pastorale delle comunità parrocchiali della diocesi eugubina. Mons. Luciano Paolucci Bedini in parte lo aveva già anticipato prima dell’estate con un intervento sulle pagine di “Insieme Camminiamo”, il foglio digitale mensile di collegamento pastorale. In questi giorni, il Vescovo ha firmato e reso note alcune nomine e trasferimenti dei sacerdoti diocesani.
Nel dettaglio, don Andrea Svanosio sarà vice parroco dell’unità pastorale di San Pietro e San Giovanni Battista a Gubbio; don Edoardo Mariotti, vice parroco nelle comunità di San Giovanni Battista in Loreto, San Benedetto Vecchio e Santa Maria in Monteleto; don Gaetano Bonomi Boseggia, resterà parroco a Padule ma sarà anche amministratore parrocchiale a San Marco, dopo il collocamento a riposo di don Menotti Stafficci; don Cristoforo Przyborowski è già operativo come collaboratore parrocchiale a San Marco; don Giuseppe Ganassin, dei Canonici regolari lateranensi, è stato nominato vice parroco a Madonna del Ponte.
Ci sono poi alcune nomine pastorali: don Armando Minelli è responsabile diocesano per i diaconi permanenti; don Mirko Orsini, torna a essere direttore dell’Ufficio catechistico diocesano; don Olivier Tamfumu è il nuovo responsabile diocesano per la Pastorale della salute.
«Tutte queste nomine – spiega il vescovo Luciano – sono state fatte in quell’orizzonte e in quella logica che ho annunciato ormai qualche mese fa. Quella di una globale ristrutturazione e ridefinizione territoriale delle comunità, delle zone pastorali e della distribuzione dei sacerdoti. La diocesi di Gubbio ha un territorio molto vasto e quasi quaranta comunità parrocchiali da servire con un numero ridotto di sacerdoti, alcuni dei quali molto anziani».
Ecco perché mons. Paolucci Bedini stamattina ha spiegato che nei prossimi anni, con gradualità, le parrocchie e le zone pastorali della diocesi saranno riorganizzate non più con un parroco unico per ciascuna parrocchia, ma con piccoli gruppi di sacerdoti a servizio di varie comunità parrocchiali nella stessa zona pastorale.
«Insieme al consiglio presbiterale – aggiunge il Vescovo – si è pensato di ridefinire questo binomio di comunità da servire e sacerdoti disponibili. Più comunità parrocchiali della stessa zona saranno servite da alcuni sacerdoti che – tra loro – saranno fratelli e collaboratori. Altre nomine che stanno per arrivare e che sono in via di elaborazione saranno tutte pensate in quest’ottica. Non più la mera sostituzione di un sacerdote che lascia con un altro che arriva, ma la ridefinizione territoriale del servizio dei sacerdoti in più comunità in rete tra loro».
Mons. Paolucci Bedini ha spiegato anche cosa sta accadendo in queste settimane per basilica di Sant’Ubaldo e chiesa della Vittorina. Nel santuario ubaldiano sulla cima del monte Ingino, dopo i sette anni di custodia affidata a mons. Fausto Panfili e a don Stefano Bocciolesi, è ormai quasi definito l’accordo con i Canonici regolari lateranensi, ai quali – a inizio 2020 – dovrebbe essere affidata la cura della basilica.
Alla Vittorina, da qualche settimana, è arrivato fra’ Carmelo Latteri, frate minore francescano di 52 anni originario della provincia di Messina. Sono stati proprio i vertici siciliani dell’Ordine dei frati minori a chiedere al Vescovo eugubino la possibilità di inviare fra’ Carmelo, che in questo periodo di permanenza seguirà ad Assisi un corso di studi francescani.
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