Si è spento don Bruno Olivastri, sacerdote della Chiesa eugubina, già parroco di San Michele Arcangelo a Carbonesca e di Sant’Egidio a Colpalombo, già vicario della zona pastorale Saonda-Chiascio e canonico emerito della Cattedrale. Ad agosto prossimo avrebbe compiuto novant’anni. Era stato consacrato sacerdote nel giugno del 1956. I funerali si terranno domani, alle ore 15, nel nuovo complesso della pro-loco di Carbonesca, per poter ospitare in sicurezza i fedeli partecipanti e considerati i lavori di ristrutturazione della chiesa parrocchiale.
Una vita sacerdotale feconda
Don Bruno era nato a Covo, in provincia di Bergamo e in diocesi di Cremona, il 3 agosto 1931. Da bambino, con la sua famiglia, si trasferisce in Libia per poi tornare in Italia, a seguito delle vicende della Seconda Guerra Mondiale. Viene a Gubbio, ospite della Colonia libica, ed entra nel Seminario vescovile. Passa poi al Seminario regionale di Assisi. Il 29 giugno 1956 viene ordinato sacerdote dal vescovo di allora, mons. Beniamino Ubaldi. Sul piano degli studi teologici, nel 1970 consegue la licenza in Teologia dogmatica presso la Pontificia Università Lateranense e, nel 1972, il diploma in Pastorale. Il suo ministero sacerdotale si svolge nelle parrocchie di Campitello (dal 1956 al 1971), Sant’Angelo dopo Serra (dal 1956 al 1962), Pascelupo (1971), San Bartolomeo di Burano (1971-1975) e Madonna del Prato (1972-1975), in quest’ultima comunità, in qualità vicario cooperatore. Dal 1975 al 2020, è parroco della comunità di San Michele Arcangelo di Carbonesca, assumendo anche la guida pastorale di Colpalombo dal 1990. Dal 1980 al 1990 è economo spirituale di Giomici (che ora è in diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino). Don Bruno è stato anche docente di religione, collaboratore del settimanale La Voce e, dal 1975 al 1982, responsabile dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, curando il Bollettino diocesano. Fu anche segretario particolare del vescovo Diego Parodi dal 1970 al 1972 e vicerettore del Seminario vescovile dal 1971 al 1972.
Un “padre” per le sue comunità parrocchiali
Sacerdote semplice, colto e aperto all’ascolto, don Bruno era davvero un padre per le comunità di Carbonesca e Colpalombo-Ghigiano, conquistando il cuore dei suoi parrocchiani. Negli ultimi anni, le sue condizioni di salute erano peggiorate a causa di disturbi cardiocircolatori. Nel 2018, fu anche ricoverato a lungo nel reparto di rianimazione dell’ospedale, e si era ripreso abbastanza bene.
Domani, i funerali saranno celebrati dal vescovo Luciano Paolucci Bedini, alla presenza di numerosi sacerdoti del clero diocesano.