La Chiesa eugubina entra nel vivo dell’ascolto, primo segmento della fase iniziale del cammino sinodale, quella narrativa. E lo fa avvicinando le persone e ascoltandole anche con gli strumenti della moderna tecnologia. Tutto in vista del Sinodo dei Vescovi previsto per ottobre 2023 e, in parallelo, con il percorso sulla sinodalità che sta facendo la stessa Chiesa italiana. Papa Francesco ha chiesto che ogni diocesi del mondo si metta in ascolto di tutti i suoi figli, sostenendo come l’ascolto reciproco sia un’autentica esperienza di discernimento della voce dello Spirito Santo. Un ascolto che coinvolge il popolo di Dio, specialmente coloro che si trovano ai margini o si sentono esclusi dalla vita della Chiesa, i cattolici che praticano raramente o non praticano mai la loro fede, come specifica l’introduzione al vademecum in preparazione al Sinodo.
“La fase di ascolto della nostra diocesi – spiega don Francesco Menichetti, referente della segreteria diocesana per il Sinodo – coinvolgerà parrocchie, movimenti, ordini religiosi ma anche studenti, bambini, famiglie, anziani. Tutti potranno essere ascoltati. Se in questa fase di pandemia le occasioni di incontro sono notevolmente ridotte, allora il web, ci viene in aiuto”.
Sul sito della Chiesa eugubina – all’indirizzo
www.diocesigubbio.it/camminosinodale – chiunque può sentirsi parte di questa consultazione sinodale, compilando i form online che sono disponibili. “Chiunque desidera prendere parte a questo processo di ascolto e rinnovamento – aggiunge don Francesco – può essere protagonista. La segreteria diocesana ha predisposto strumenti semplici per poter diffondere l’ascolto sia ad intra, ovvero tra coloro che si sentono parte della comunità cristiana, sia ad extra, cioè coloro che hanno smarrito il senso di appartenenza. Iniziamo dai più piccoli ai quali chiediamo di disegnare la Chiesa che sognano: con quali materiali sarebbe costruita, quali colori, cosa ci dovrebbe essere dentro per sentirla bella e accogliente”.
Per i ragazzi più grandi sono due le modalità: potranno scrivere una lettera a Papa Francesco per consigliarlo su come rendere la Chiesa ‘casa di tutti’, oppure rispondere a brevi domande come “L’ascolto è il primo passo, ma richiede di avere mente e cuore aperti, senza pregiudizi. Ti senti ascoltato dalla Chiesa?”. Anche le famiglie potranno rispondere ed esprimere la loro visione di Chiesa attraverso un form online oppure lasciando un vocale nella vocal box, al numero del Sinodo che si trova sempre nella sezione apposita del sito diocesano.
“Ascoltare tutti è la parola chiave – continua Menichetti – è l’esperienza da promuovere in questo tempo di Grazia. Più persone parteciperanno maggiore sarà la gioia. Sentiamoci parte di un processo di rinnovamento delle mentalità e strutture ecclesiali per vivere la chiamata di Dio e la Chiesa con rinnovato entusiasmo, a servizio del ‘dialogo di Dio con l’umanità’. Il Sinodo ci offre la possibilità di rinnovare il nostro essere Chiesa, attraverso un metodo di ascolto profondo delle gioie e delle speranze, delle tristezze e delle angosce degli uomini del nostro tempo, come riporta la costituzione pastorale Gaudium et Spes. La sinodalità come metodo presuppone ‘coraggio e onestà, verità e carità’, apertura alla conversione e al cambiamento, cercando di sviluppare – conclude don Francesco – un nuovo modo di sentirsi ed essere Chiesa nel nostro tempo”.