In questi giorni, la Caritas diocesana di Gubbio sta operando in vari modi per dare un aiuto di fronte all’emergenza provocata dalla crisi bellica in Ucraina. È iniziato il censimento delle strutture e delle abitazioni private disponibili ad accogliere i profughi in fuga dal paese in guerra.
Sono già una cinquantina i posti offerti da famiglie della diocesi che hanno dato la loro disponibilità a ospitare i civili e le famiglie in fuga, dall’Ucraina, una trentina i posti a disposizione in case parrocchiali e conventi, circa venti quelli offerti dall’agriturismo Alcatraz, sulle colline tra Gubbio e Perugia. Disponibilità ad accogliere che crescono ora dopo ora e che la Caritas diocesana sta raccogliendo in coordinamento con le altre Caritas dell’Umbria e con le istituzioni civili che si stanno preparando a far fronte ad un vero e proprio esodo.
Continuano poi le raccolte spontanee di vestiario, alimenti e medicinali che – ormai quasi ogni giorno – da Gubbio raggiungono le frontiere ucraine, in particolare lungo i confini con Polonia e Romania. Anche in questo caso, spesso sono coinvolte sia la Caritas diocesana, sia parrocchie e conventi eugubini, come centri di raccolta dei materiali o per altro supporto logistico.