Cammino sinodale: la fase sapienziale nella Chiesa eugubina

La Commissione diocesana della Chiesa eugubina per la fase sapienziale del Cammino sinodale ha iniziato il suo lavoro a metà gennaio con un incontro introduttivo guidato dal vescovo Luciano Paolucci Bedini per illustrare il metodo e le linee guida del percorso. L’itinerario in corso durerà fino ad aprile inoltrato e sarà articolato in cinque incontri dedicati al tema “La Chiesa diocesana nella missione di generare comunità di discepoli missionari”. Cinque anche i sotto-temi da sviluppare in ciascuno degli incontri: fraternità, ministerialità, corresponsabilità, formazione alla vita e alla fede, strutture a servizio delle persone.

L’invito del vescovo Luciano

La composizione della Commissione diocesana

La Commissione è coordinata da don Fabricio Cellucci e composta da venti persone. Matteo Picciolini e Marta Borsellini ne sono i moderatori, mentre tra i membri figurano i laici Giorgio Maranghi, Ilaria Locchi, Alessio Carosati, Elisa Romitelli, Viola Migliarini, Catia Blasi, Luigi Rosati, Veronica Copernico, Mario Salciarini e Moira Sannipoli; i sacerdoti diocesani Mirko Orsini, Luca Lepri, Francesco Menichetti, Mauro Salciarini e Mirko Nardelli; i religiosi suor Daniela Cancilla e fra Marco Bellachioma; i diaconi permanenti Dario Orsini e Giorgio Cardoni. Chiunque può accedere ai documenti di studio della Commissione e inviare i propri contributi scritti collegandosi al sito Internet www.diocesigubbio.it/camminosinodale ed entrando nella sezione della fase sapienziale.

Cellucci: “Il nostro impegno per il sogno di una Chiesa più evangelica”

I tavoli sinodali della Chiesa eugubina nella fase sapienziale

La fase sapienziale – spiega il coordinatore della Commissione diocesana, don Fabricio Cellucciè dedicata alla lettura spirituale delle narrazioni emerse nei due anni precedenti. Pastori e comunità si impegnano in un discernimento operativo, cercando di comprendere ciò che lo Spirito dice alle Chiese attraverso il senso di fede del popolo di Dio che vive un territorio, e quindi anche nel territorio diocesano della Chiesa eugubina. Il lavoro a livello diocesano e di tutte le Chiese locali sarà orientato a individuare le condizioni di possibilità per realizzare la comunità di credenti animata dallo Spirito. In questa fase, è cruciale costruire ponti tra la partenza e la meta, affinché il sogno di una Chiesa più evangelica e legata alle origini possa diventare realtà.
Il discernimento comunitario richiede un cammino insieme, proponendo proposte concrete su come collegare la partenza e la meta. La commissione diocesana – conclude don Fabricio – si confronta con la parola di Dio, la tradizione, la voce del sinodo mondiale e l’ascolto dei fratelli e delle sorelle che hanno contribuito al Cammino sinodale“.

Cammino sinodale: il percorso della Chiesa italiana

Il Cammino sinodale delle Chiese in Italia, con la fase sapienziale che le comunità diocesane stanno affrontando in questo periodo, si occupa di cinque macro-temi che raggruppano le istanze raccolte nel biennio dedicato all’ascolto: la missione secondo lo stile di prossimità; il linguaggio e la comunicazione; la formazione alla fede e alla vita; la sinodalità e la corresponsabilità; il cambiamento delle strutture. Ogni macro-tema si articola in alcuni sotto-temi che esplicitano le questioni emerse. Una sola domanda per ciascun tema sollecita la riflessione e chiama le comunità al discernimento. Quella sapienziale vuole gettare un ponte verso la fase profetica, che chiama le comunità al rinnovamento ecclesiale, per rendere più efficace l’incontro tra il Vangelo e l’umanità di oggi.