Sono trascorsi quasi due mesi da quel giovedì 15 settembre che resterà per sempre nella memoria degli abitanti di Cantiano e di altre zone della nostra diocesi situate vicino il confine marchigiano, come Scheggia e San Bartolomeo. Il borgo ai piedi del Catria è stato devastato nella parte più antica e nelle aree artigianali: danni enormi hanno colpito le famiglie, le attività economiche (negozi, uffici, aziende), le sedi istituzionali, quelle di associazioni e di luoghi ricreativi, le chiese e gli spazi per le attività pastorali. Resta tuttavia la grande consolazione che nessuno ha perso la vita come invece purtroppo è successo in altri territori.
Commovente e di grande conforto è stata la solidarietà ricevuta: sin dal giorno successivo al disastro sono cominciati ad arrivare dalla vicina Gubbio persone e gruppi legati ad associazioni, società sportive, parrocchie, aziende, cooperative che hanno spalato via il fango e aiutato a tirare fuori mobili e materiali dagli edifici.
Nelle ultime settimane alcuni esercizi commerciali e attività produttive hanno riaperto. Per altre realtà che necessitano di tecnologie e macchinari più complessi, i tempi di ripresa saranno molto più lunghi. Sono tuttavia segni di speranza importanti, che aiutano a ritrovare una certa normalità. La Caritas diocesana ha cercato sin dai primissimi giorni, di stare accanto alla gente e alla comunità ecclesiale di Cantiano, per la quale don Marco Cardoni, pastore della parrocchia di San Giovanni Battista, si è speso senza risparmio.
Nei giorni scorsi la Caritas diocesana di Gubbio, rappresentata dal direttore Luca Uccellani, insieme a don Marco, ha consegnato alla comunità cantianese diversi elettrodomestici destinati a circa trenta famiglie del luogo, colpite in maniera pesante dall’alluvione. Venti lavatrici, tredici frigoriferi e una ventina fra aspirapolveri, ferri da stiro e asciugacapelli. Questi i numeri degli articoli assegnati, tutti completamente nuovi e imballati, messi a disposizione grazie a un’iniziativa promossa dalle Caritas delle diocesi marchigiane coinvolte dall’emergenza (Senigallia, Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola, Fabriano-Matelica), sostenuta da aziende del territorio che hanno fornito i prodotti a prezzi sensibilmente inferiori a quelli di mercato.
Gli elettrodomestici sono stati ritirati presso il deposito del punto Caritas di Senigallia, che ha coordinato le operazioni di consegna. Un altro importante segno di vicinanza, tangibile, molto apprezzato dalla popolazione marchigiana. La Caritas eugubina nei prossimi giorni e settimane provvederà a erogare, alle famiglie interessate, gli aiuti economici arrivati dalla Caritas italiana, dalle Fondazioni bancarie delle Marche e dai tanti donatori che hanno appoggiato l’emergenza alluvionale. Nel frattempo, la Caritas diocesana continua a supportare le parrocchie di Cantiano, garantendo la presenza di un operatore presso il punto di ascolto aperto tutti i giovedì dalle ore 15 alle 17, nei locali dell’oratorio, in piazza del Mercato. Sempre di giovedì, seguendo gli stessi orari, grazie al supporto dei volontari della Caritas parrocchiale, è aperto anche il centro di distribuzione degli alimenti. Intanto domenica scorsa la comunità ecclesiale cantianese si è riunita per festeggiare l’inizio del nuovo anno catechistico, inaugurato con una celebrazione eucaristica, seguita da una grande castagnata conviviale.
È veramente importante recuperare la socialità, in tutte le sue manifestazioni religiose e civili, perché le persone restino unite e coese, per superare insieme quelle difficoltà che al principio sembrano insormontabili.