Ecco la “voce” dell’organo Morettini di Santa Maria dei Servi a Gubbio

 

GUBBIO (22 dicembre 2008) – Un altro organo Morettini torna a far sentire la sua “voce” dopo decenni di silenzio. E’ quello della chiesa di Santa Maria dei Servi a Gubbio, che ieri ha ospitato il concerto organizzato proprio per la cerimonia inaugurale del restauro.

Un organo a canne costruito nel 1859 da Angelo Morettini e da suo figlio Nicola. Una prestigiosa famiglia di organari, che a Gubbio ha lasciato ben sette strumenti. E’ stato il maestro Renzo Menichetti, direttore della cappella musicale del duomo “Cantores Beati Ubaldi”, a credere con forza nella necessità di recuperare il ricco patrimonio organario eugubino. Tanto da proporre un articolato progetto di recupero iniziato nel 2004 con l’organo della chiesa di San Giovanni Battista, continuato poi con quello di San Secondo e ora con Santa Maria dei Servi.

La chiesa di corso Garibaldi ieri pomeriggio ha ospitato un concerto del coro “Cantores Beati Ubaldi” e dei “Pueri Cantores”, accompagnati dall’orchestra diretta da Renzo Menichetti, con i solisti Sabrina Morena (soprano), Debora Simonetti (contralto), Nicola Lucarelli (tenore), Federico Giubilei (basso), Katia Ghigi (violino) e all’organo Sandro Nepi, lo stesso Renzo Menichetti ed Eugenio Becchetti.

Questi ultimi sono stati tra gli artefici del restauro dell’organo, insieme a Maria Cristina Vinciarelli, Chiara Giannelli e Sandro Bazzucchi. Un recupero finanziato, come gli altri restauri organari, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.

Siamo partiti con un organo – ha scherzato il presidente della Fondazione, Carlo Colaiacovo – e ora siamo arrivati a finanziarne quattro: un progetto interessante che abbiamo sostenuto fin dall’inizio, anche grazie al fatto che la Fondazione in questi anni è riuscita a essere molto presente su tutto il territorio di sua competenza”.

La chiesa di Santa Maria era piena di pubblico per ascoltare le sonorità di un organo mai modificato nel tempo dal momento della sua costruzione. Registri, timbri e “voci” dello strumento sono stati illustrati sia da Menichetti che da Becchetti.

L’organo aveva una bella cassa armonica – ha spiegato il maestro Menichetti – ma una voce abbastanza anonima, per cui è stato fatto un gran lavoro di sistemazione dello strumento”.

Dopo musiche di Stanley, Vivaldi, Mozart, Caccini, Gounod e prima delle tradizionali musiche natalizie, impreziosite dalle voci bianche dei “Pueri Cantores”, è arrivato anche il saluto del vescovo di Gubbio, mons. Mario Ceccobelli.

Il percorso di recupero del nostro patrimonio organario non è finito – ha detto il Vescovo – perché ora tocca ai due organi battenti della cattedrale eugubina, che saranno restaurati e inaugurati nel 2009”.

Non sono mancati gli auguri di mons. Ceccobelli per le prossime festività natalizie. “In questo tempo c’è l’inflazione degli auguri – ha scherzato il presule – visto che si augurano buone feste, anche con frasi di filosofi, autori e tanti altri; io voglio augurare un Natale Santo perché l’unico protagonista è Gesù”.