La Diocesi di Gubbio è impegnata in una costante opera di mantenimento, restauro e valorizzazione di edifici ecclesiastici, nel corso della quale spesso emergono numerose testimonianze di arte e architettura che affondano le radici nella storia millenaria della Chiesa eugubina. In molti casi, ci troviamo di fronte a veri e propri gioielli e scrigni di bellezza per i quali è necessario investire ingenti risorse, al fine di conservarne intatto lo splendore e la funzionalità.
Tale attività di custodia e valorizzazione non sarebbe possibile per la nostra piccola Diocesi senza il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), che ogni anno mette a disposizione per questi scopi dei fondi dedicati, provenienti dalle contribuzioni volontarie dei cittadini attraverso la scelta di destinare l’8xMille delle proprie imposte alla Chiesa cattolica.
Per finanziare e realizzare concretamente questa attività di restauro e manutenzione straordinaria, per la conservazione e l’uso di tale patrimonio, è pertanto necessario uno sforzo progettuale notevole, che vede coinvolte diverse figure professionali e soggetti qualificati a vari livelli. Tra questi, un ruolo fondamentale è quello delle imprese che operano nel settore edilizio, che devono essere molto spesso altamente qualificate, per realizzare interventi complessi e sfidanti dal punto di vista tecnologico e organizzativo. Occorre un costante sforzo di aggiornamento rispetto alle procedure, ai materiali e alle tecniche da utilizzare sul campo, non disgiunto da un’attenzione altrettanto importante per gli aspetti etici che riguardano l’organizzazione dei cantieri e degli addetti coinvolti sotto tutti gli aspetti, compresi quelli della sicurezza e del rispetto dei diritti dei lavoratori. La normativa di riferimento offre strumenti di certificazione che sono sicuramente da prendere a riferimento, ma per una comunità ecclesiale sono altrettanto importanti aspetti umani di solidarietà, condivisione e fiducia, ai quali la nostra Diocesi intende rivolgere la giusta attenzione.
È intenzione, quindi, della Diocesi di Gubbio istituire un elenco di imprese edili qualificate e in possesso delle predette caratteristiche, con le quali poter collaborare in futuro per l’affidamento di lavori di restauro, manutenzione straordinaria e risanamento conservativo del patrimonio edilizio ecclesiastico di pertinenza.
Alle imprese interessate a entrare a far parte di tale elenco chiediamo di inviarci il modulo scaricabile qui sotto, debitamente compilato in ogni sua parte.
Una commissione interna, da me nominata, verificherà le richieste pervenute e predisporrà l’elenco, che resterà in vigore cinque anni e potrà essere costantemente aggiornato. Un’apposita comunicazione verrà inviata a ogni impresa all’esito di tale verifica. La Diocesi di Gubbio, in qualità di committente/stazione appaltante, affiderà lavori di restauro e manutenzione straordinaria sul proprio patrimonio edilizio individuando di volta in volta, in base a tipologia e importo dei lavori oggetto di possibile richiesta di finanziamento da parte della Conferenza Episcopale Italiana, la procedura di scelta del contraente (affidamento diretto o riservato, procedura negoziata, ecc.), che sarà ritenuta più opportuna e la documentazione richiesta alle imprese incluse nell’elenco ai fini della verifica della loro specifica idoneità professionale, capacità economico-finanziaria e capacità tecnico-professionale. Al termine di tale iter verrà, infine, individuato il soggetto appaltatore.
+Luciano Paolucci Bedini, vescovo di Gubbio
Per ogni informazione e chiarimento, è possibile contattare l’Ufficio diocesano per l’Edilizia di culto: Lorenzo Rughi tel. 0759273980 – email edilizia@diocesigubbio.it
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