Festa del lavoro, primo maggio tra difficoltà e speranze

Problemi sociali e lavoro

L’emergenza seguita alla diffusione del Covid-19 ci sta insegnando che le vicende dell’esistenza rimescolano le carte a volte in maniera improvvisa, rivelando la nostra realtà più fragile. Ci ha fatto comprendere quanto è importante la solidarietà, l’interdipendenza e la capacità di fare squadra per essere più forti di fronte a rischi e avversità. L’emergenza sanitaria porta con sé una nuova emergenza economica.
Nulla sarà come prima per le famiglie che hanno subito perdite umane. Nulla sarà come prima anche per il mondo del lavoro, che ha prima rallentato e poi ha visto fermarsi la propria attività. Già si contano danni importanti, soprattutto per gli imprenditori che in questi anni hanno investito per creare lavoro e si trovano ora sulle spalle ingenti debiti e grandi punti interrogativi circa il futuro della loro azienda.

È con queste preoccupazioni nel cuore che ci apprestiamo a celebrare la Festa del lavoro.

Di seguito il messaggio completo dei vescovi italiani per il primo maggio 2020.

Festa del 1° maggio 2020. Il lavoro in un’economia sostenibile

L’ufficio diocesano per la pastorale sociale e il lavoro, dunque, invita, nella memoria di San Giuseppe Lavoratore, a riflettere e pregare nelle nostre famiglie e comunità.

Riflettere, guidati dalle parole dei nostri vescovi, che ci ricordano che, oggi più che mai, siamo chiamati a coniugare lavoro e sostenibilità, economia ed emergenza sanitaria, nella speranza che i cristiani possano essere luce e profezia in questi tempi di buoi ed incertezza.

Pregare, con le parole della preghiera a San Giuseppe lavoratore scritta dal vescovo Luciano…

 

Preghiera a San Giuseppe