Nasce a Gubbio il progetto “Hub Hotel”, per mettere in connessione persone e territorio

Parte in maniera ufficiale il recupero e il rilancio del complesso del seminario e hotel “Beniamino Ubaldi” di via Perugina, che la Chiesa eugubina ha edificato e inaugurato negli anni Ottanta nell’immediata periferia di Gubbio. Un percorso che nei mesi scorsi era già stato annunciato e anticipato, puntando a valorizzare la collaborazione e la condivisione con la città e il territorio, mettendo in relazione vari soggetti e professionisti che si occupano di progettazione, ricettività e ristorazione, promozione turistica e marketing territoriale. 

Il nuovo “Hub Hotel”

La nuova struttura si chiamerà Hub Hotel proprio perché nasce dall’idea di mettere in connessione tra loro sia le persone, sia i valori del territorio. Un luogo – come recita lo slogan che accompagna il nuovo nome – che vuol essere “naturalmente accogliente”, da tutti i punti di vista.

Il nuovo brand per l’hotel “Beniamino Ubaldi”

Il Vescovo: “Progetto di accoglienza inclusivo e sostenibile”

“Si tratta – ha spiegato il vescovo della diocesi eugubina, mons. Luciano Paolucci Bedini – di un progetto di accoglienza ampio, inclusivo, attento alla sostenibilità, dedicato alla promozione del territorio. Il consiglio di amministrazione dell’Ente Seminario di Gubbio da tempo ha avviato una serie di passi per arrivare a rendere esecutivo questo progetto. L’hotel aveva bisogno di una profonda ristrutturazione, che andava però coniugata, nel migliore dei modi, con la vocazione all’ospitalità di Gubbio e del suo territorio. Una vocazione – ha concluso il Vescovo – che è il punto di incontro fra l’idea che sta dietro a una struttura turistica e l’esperienza pastorale della Chiesa diocesana”.

In questo senso, come il vescovo Paolucci Bedini ha detto più volte negli ultimi mesi, il rilancio dell’albergo di via Perugina è lo snodo centrale di una rete più ampia fatta di foresterie e case parrocchiali per pellegrini, ritiri, gruppi e vacanze che si articoleranno in un progetto di accoglienza diffusa.

Le persone al centro delle relazioni

“Siamo partiti dall’idea di mettere le persone al centro – spiega Lorenzo Rughi, che si occupa di amministrazione nella Curia eugubina – e tutte le nostre relazioni in questi mesi si sono orientate in questo senso, per progettare un’identità accogliente della struttura sia verso agli abitanti del territorio, sia per turisti e visitatori che arrivano a Gubbio”. Rughi ha spiegato che il recupero della struttura dell’ex hotel “Beniamino Ubaldi” passa ora attraverso varie fasi: dopo la progettazione, a breve si apriranno i lavori di edilizia (affidati alla cooperativa “Corinzi 13”) e impianti, e poi tutto ciò che riguarda la gestione di Hub Hotel appena i lavori saranno terminati. L’obiettivo è quello di realizzare un primo stralcio di opere per riaprire l’albergo con un lotto di camere disponibili entro l’estate 2022, dopo un investimento iniziale di oltre un milione di euro. Seguirà una seconda fase per dare corpo all’identità sportiva dell’albergo, che si troverà proprio lungo la ciclabile in corso di realizzazione e potrà potenziare il collegamento con i vicini impianti esistenti, ampliando l’offerta con un grande parco sportivo aperto agli eugubini e ai visitatori.

“La nuova struttura – spiega ancora Rughi – sarà caratterizzata dalla massima accessibilità e dall’essere snodo di una rete ampia di accoglienza, dove tutti possano sentirsi a casa, a cominciare da disabili, anziani e persone fragili, come anche giovani, famiglie, sportivi. Poi, la sostenibilità ambientale a partire dall’impianto fotovoltaico esistente, aggiungendo efficientamento energetico nel fare i lavori, ridurre al minimo gli sprechi, curare e migliorare il parco circostante. Infine il concetto di ‘hub’, che ha dato persino il nome al nuovo hotel, per essere il crocevia di una nuova rete. Fare rete tra di noi, innanzitutto, per fare rete con il territorio e per dare una mano al sistema turistico locale, andando tutti insieme in cordata verso l’obiettivo della crescita di tutto il comparto ricettivo, spesso troppo frammentato e dispersivo”.

Le candidature per le risorse umane

Lorenzo Rughi ha annunciato che fin dalle prossime settimane inizierà la fase del reclutamento del personale per i seguenti profili professionali: addetti ai servizi di ricevimento, addetti ai servizi di ristorazione (sia in cucina, sia in sala), addetti ai servizi di pulizia e di manutenzione ordinaria (interna ed esterna). Le candidature possono essere inviate via mail – entro il 31 gennaio 2022 – all’indirizzo lavoraconnoi@hubhotel.net, specificando per quale profilo o quali profili si manifesta la disponibilità, allegando il curriculum con studi ed esperienze professionali. La prima selezione del personale avverrà proprio attraverso la valutazione dei curricula e, di seguito, una seconda fase sarà quella dei colloqui individuali con i candidati per le varie mansioni. L’avvio dell’attività lavorativa è previsto tra la fine del primo e l’inizio del secondo semestre 2022.

Sul versante delle risorse umane, sarà lo chef Enrico Braganti che si occuperà di tutta la progettazione del comparto ristorazione, con la selezione del personale di cucina, l’organizzazione del lavoro e la predisposizione dei menù con i prodotti del territorio.

L’idea progettuale

Gli spazi innovativi e accoglienti di Hub Hotel sono stati presentati da Gianluigi Caldarelli, dello studio Menichetti+Caldarelli Architetti che si è aggiudicato il concorso di idee lanciato nei mesi scorsi dalla Curia eugubina e al quale hanno risposto cinque studi professionali.

“Siamo partiti proprio dal concetto di accoglienza e da quell’abbraccio che ci è mancato tanto in questi mesi di pandemia”, ha detto Caldarelli mostrando le immagini dell’idea progettuale sviluppata dallo studio tecnico eugubino. “Il segno grafico morbido e arrotondato – ha continuato – è diventato l’elemento costitutivo del progetto stesso, caratterizzando i vari spazi della struttura”. L’architetto Caldarelli ha presentato i “rendering” della progettazione, illustrando le idee innovative che stanno alla base della ristrutturazione. 

“Cambierà l’accesso alla struttura per dare più spazio al verde intorno – ha spiegato -, esterni e interni dell’albergo saranno aperti e ampliati per dare respiro e prospettiva, gli spazi saranno tutti adatti a chi ha problemi di mobilità, e grazie alle connessioni tra ambienti interni ed esterni, specie durante la bella stagione, non sarà facile capire se la persona si trova dentro o fuori, lungo portici, vetrate, corridoi, corte aperta. Il verde sarà un elemento molto importante”.

Il nuovo marchio e la sua filosofia

La filosofia del nuovo “marchio”, il brand di Hub Hotel, è stata illustrata da Federico Minelli, consulente di marketing e comunicazione del progetto, ed è frutto della creatività e della collaborazione di Federico Venerucci, di Venerucci Comunicazione.

“La connessione che raffigura il logo dell’hotel – ha detto Minelli – vuol essere sia segno di tecnologia e innovazione, ma anche organica, naturale e umana, quindi collaborazione e condivisione sono in primissimo piano nell’intero progetto”.

Nella foto qui sotto, da sinistra, Federico Venerucci, Gianluigi Caldarelli, Federico Minelli, il vescovo Luciano Paolucci Bedini, Lorenzo Rughi ed Enrico Braganti.

La presentazione del progetto Hub Hotel