Meeting diocesano di formazione Creativ: i giovani eugubini “studiano” da educatori

 

GUBBIO (22 marzo 2010) – Quali sono le caratteristiche di un buon educatore? Com’è possibile formare alla fede e alla vita senza scendere negli errori di relazione comuni? E come si padroneggia l’arte del talent scouting che un buon formatore dovrebbe sviluppare?

Intorno a questo filo rosso, si sono riuniti circa 130 tra adolescenti, giovani e formatori di età e di provenienze eterogenee all’interno della diocesi eugubina, per una tre-giorni densa ed entusiasmante. Il meeting, dal titolo “6 miliardi di pezzi unici”, era incentrato sul tema dei talenti da sviluppare e da far emergere nelle relazioni educative. E’ stato promosso dal Servizio di pastorale giovanile della diocesi di Gubbio e si è tenuto grazie ai tre educatori professionisti di Creativ, Samuele Adani, Fabrizio Carletti ed Enrico Carosio.

La presenza del vescovo, mons. Mario Ceccobelli, in varie occasioni, ha sottolineato il carattere diocesano dell’evento. Intorno ai 130 volti unici ed entusiasti per l’evento appena concluso, si è unito il carisma delle Sorelle del piccolo testamento di san Francesco, le quali hanno guidato i due momenti di preghiera all’interno del meeting, e di alcuni sacerdoti, protagonisti attivi con gli altri formatori durante i vari incontri previsti.

Tre i laboratori, o workshop, in programma: uno rivolto ai ragazzi fino 25 anni e dal titolo “La patente dell’educatore”, sviluppato molto bene dal giovanissimo Samuele di Creativ, grazie all’utilizzo di miriadi di giochi, esempi, spunti, tecniche di animazione e di improvvisazione, il tutto condito con materiale che spaziava dalla musica, alla fotografia, al videomontaggio. I ragazzi si sono trovati coinvolti nella creazione di figure, scenette, giochi di gruppo, e nell’ascolto dei temi di approfondimento educativo a essi connessi, il tutto all’insegna dell’intrattenimento intelligente e della positività.

Gli altri due workshop, rivolti a formatori sopra i 25 anni, erano basati sul tema “Talent scout per la vita”, trattati da Fabrizio ed Enrico, sempre di Creativ: giochi e prove pratiche, e l’ausilio di materiali multimediali, hanno fatto da motore e da slancio verso approfondimenti di spessore nel campo della psicologia, della teologia, dell’arte e della filosofia. Il tutto con l’unico scopo di far partecipare i presenti, dando organicità agli spunti e alle idee che via via emergevano. Per arrivare infine all’appropriazione di molteplici tecniche, riutilizzabili in ambiti educativi molto diversi, come l’oratorio, il catechismo, gli incontri di preghiera, le serate di animazione, le giornate a tema.

I momenti di raccordo tra i laboratori, hanno registrato la partecipazione energica dei 130 presenti, che si sono resi protagonisti di bans (musiche abbinate alla gestualità e alla creatività di gruppo), di “stretching relazionale” (piccoli giochi per risvegliarsi al mattino, interagendo con gli altri!), ed esercizi basati su musica e immagini.

La serata conclusiva è stata partecipata, simpatica, leggera e frizzante. Organizzata dalla Pastorale giovanile di Gubbio, ha coinvolto attivamente gli iscritti al meeting, tramite l’allestimento libero di “turbo-scenette a gruppi” incentrate ognuna sull’evidenziazione di un diverso talento, ma accomunate da una stessa ambientazione reale, che faceva da sfondo.

L’associazione Creativ opera da anni in ambito nazionale e internazionale, utilizzando l’efficace “creative learning method” (Clm), che facilita la costruzione di nuovi processi formativi, attorno all’idea che gli educandi non sono contenitori da riempire, ma protagonisti attivi dell’educazione: questa si raggiunge sia tramite la pratica di vita attiva con i ragazzi, sia con l’appropriazione di tecniche sociologiche e psicologiche non improvvisate. Il tutto per arrivare a un serio approfondimento spirituale ed educativo, passando per tecniche di apprendimento creativo basato sul gioco, sui media e i canali informativi moderni, e sulle storie che fanno riflettere. Creativ si compone di personalità formate in ambito universitario nell’ambito della psicologia, della formazione e della comunicazione sociale.

Se vi capita di incontrare uno di loro, con lo sguardo allegro, una girandola colorata sulla felpa, chiedetegli cosa lo spinge a girare continuamente il mondo. Vi risponderà quasi sicuramente: “Ci piace così tanto la teoria, che vogliamo subito metterla in pratica”!

a cura di Marco Ceccarelli

Uff. pastorale giovanile di Gubbio