I giorni della Passione: la Settimana Santa a Gubbio e Umbertide

La Chiesa eugubina si prepara a entrare nel vivo delle celebrazioni pasquali. Già da qualche giorno diverse parrocchie hanno iniziato a diffondere il calendario degli appuntamenti del periodo, continuando nel frattempo con il rito delle benedizioni alle famiglie.

Anche dalla Curia diocesana arrivano indicazioni riguardanti la partecipazione alle celebrazioni che attendono la comunità dei fedeli, con un’organizzazione che gradualmente riprende le formule tradizionali, sebbene nel rispetto delle accortezze sanitarie ancora vigenti.

Fra queste spicca il ritorno della secolare “Processione del Cristo Morto” nella serata del Venerdì Santo, accompagnata dal Miserere e dai canti della Passione.

Venerdì Santo 2021. Il vescovo Luciano durante il rito dell’Unzione delle Piaghe di Gesù

Tornano dunque anche le figure che compongono la processione, gli “incappucciati”, che procedono in fila con le “battistrangole” e con i ventisei simboli della Passione e della Morte di Gesù. Si tratta di una manifestazione di fede popolare molto sentita e attesa dagli eugubini, che desta sempre grande stupore e devozione, e che da sempre riesce ad attirare in città numerosi turisti, sia italiani che stranieri.

Per quanto riguarda la Settimana Santa, si segnalano i riti presieduti dal vescovo Luciano Paolucci Bedini. Il 10 aprile, Domenica delle Palme e della Passione del Signore, alle ore 10.45, nella cappella Ranghiasci in piazza Grande si terrà la benedizione dei ramoscelli di ulivo, con processione fino alla cattedrale, dove si proseguirà con la santa messa e la lettura dialogata della Passione. Il 13 aprile, Mercoledì Santo, alle ore 17.30, sempre nella chiesa cattedrale, sarà officiata la messa crismale e il giorno dopo, Giovedì Santo, alle ore 18.30, nella chiesa di San Pietro, si terrà la messa “nella cena del Signore”, seguita dall’adorazione eucaristica fino alle 24. Il 15 aprile, Venerdì Santo, alle ore 15.30, nella chiesa di San Giovanni, si celebrerà la Passione del Signore e alle ore 19 inizierà la “Processione del Cristo Morto”. Il 16 aprile, Sabato Santo, dalle ore 23, nella chiesa cattedrale, si terrà la veglia pasquale.

Anche le parrocchie di Umbertide stanno pianificando il programma dei prossimi appuntamenti pasquali. Queste le celebrazioni della Settimana Santa organizzate presso la parrocchia di Cristo Risorto. Nella Domenica delle Palme, alle ore 10.45, raduno presso il gazebo del parco Ranieri con benedizione dei rami di ulivo, seguita dalla processione fino alla chiesa e santa messa (in caso di mal tempo il ritrovo sarà direttamente in chiesa). La parrocchia della Collegiata comunica che per la benedizione delle palme, i ramoscelli di ulivo non si possono distribuire, ma solo portare da casa (va bene qualsiasi tipo di ramoscello, non necessariamente di ulivo). Il Giovedì Santo, alle ore 18, nella chiesa Collegiata, si celebrerà la messa “nella cena del Signore”, e dalle ore 22 inizierà la veglia di adorazione eucaristica. Il Venerdì Santo, alle ore 17, nella chiesa di San Francesco, si officerà la messa della Passione, e sempre da qui, alle ore 20.45, avrà inizio la tradizionale processione per le vie della città. Nella giornata del Sabato Santo, dalle ore 14.30 fino alle 17, presso il portico della parrocchia di Cristo Risorto, si terrà la benedizione dei cibi e delle bevande. Sempre dalle 14.30 i sacerdoti saranno a disposizione per le confessioni. Nella serata, alle ore 22, seguirà la veglia pasquale.

“Pace a voi! È il saluto del risorto nelle prime apparizioni – scrive il vescovo Luciano nelle pagine del foglio diocesano Insieme Camminiamo di aprile – , eppure la Pasqua di quest’anno ci raggiunge in un tempo denso di fatica, preoccupazione e dolore. Temiamo per le conseguenze della tensione mondiale e vediamo ogni giorno le conseguenze delle scelte sciagurate dei potenti del mondo sulla pelle dei popoli. L’umanità sembra accecata dall’odio e dalla violenza, come se avesse smarrito la consapevolezza che la pandemia pareva averci insegnato: siamo tutti sulla stessa barca, fratelli e sorelle, tutti interconnessi e bisognosi del bene dell’altro”.