Polo museale diocesano: bilanci e prospettive future

L’arrivo di un nuovo anno è sempre un tempo di bilanci ma anche di nuovi progetti e prospettive. Ed è così anche per il Polo museale diocesano di Gubbio che traccia un resoconto generale delle attività del 2022, pensando già ai nuovi programmi.

Un 2022 ricco di attività e di novità

Inaugurazione mostra Federico da Montefeltro

Si parte dai successi della mostra su Federico da Montefeltro, aperta dallo scorso luglio e con oltre 30mila visitatori nelle tre sedi espositive, tra cui il Museo diocesano con la raccolta di opere, libri e oggetti legati al rapporto tra la corte federiciana, la religiosità e la conoscenza degli astri.

Il 2022 si era aperto con la novità dell’adeguamento del Museo diocesano alle caratteristiche necessarie per ottenere il marchio Culture for Family, un nuovo progetto della Regione Umbria per individuare i musei con gli standard ottimali per accoglienza di un pubblico specifico, quello delle famiglie con bambini. Grazie anche ai contributi della Chiesa italiana, il Diocesano ha realizzato importanti lavori di riqualificazione, dotandosi di una nursery, di percorsi tematici, di attrezzature adatte all’accoglienza.

Un Polo museale attento al lavoro in “rete”

Sempre più stretta anche la collaborazione con gli altri istituti culturali diocesani, tanto che in maggio si sono svolte le Giornate di valorizzazione del patrimonio ecclesiastico.

A Gubbio, c’è stato un fitto calendario di iniziative tr

Il chiostro del Museo diocesano palcoscenico della rassegna Chiostri Acustici

a esposizioni, presentazioni di testi e visite guidate tematiche. Tutte incentrate su un affascinante parallelo devozionale tra san Francesco e il patrono sant’Ubaldo.

Altra importante manifestazione è stata la Lunga notte delle chiese, in giugno, la seconda edizione diocesana, sempre coordinata dall’associazione culturale “La Medusa”, che ha aperto il nuovo progetto di Ars Sacra con la valorizzazione di chiese meno note, grazie anche a concerti ed eventi espositivi.

C’è stata poi la sinergia crescente con Città di Castello, con le due Chiese diocesane ormai accomunate da un unico pastore, il vescovo Luciano Paolucci Bedini. Così, in estate il Museo ha partecipato a Chiostri Acustici e, in inverno, all’edizione 2022 di Natale tra Umbria e Toscana .

Molti anche i progetti in sinergia con gli altri musei del polo diocesano eugubino, cioè la raccolta delle Memorie ubaldiane, la chiesa di Santa Maria Nuova e la chiesa di Santa Maria dei Laici. Proprio in quest’ultima, a dicembre scorso, si è aperta l’esposizione temporanea del Tondo di Cantiano, spostato in maniera provvisoria dalla Collegiata dopo l’alluvione di settembre, dando vita a uno straordinario confronto con il Gonfalone attribuito di recente a una giovane mano raffaellesca.

Già in calendario i primi appuntamenti targati 2023

Dunque, un anno molto intenso lascia ora il posto a un 2023 che ospiterà le nuove edizioni delle Giornate di valorizzazione e di Ars Sacra, insieme ad approfondimenti tematici sullo stesso Tondo di Cantiano nell’anno delle celebrazioni del Perugino. “Molte altre sono le iniziative che stanno prendendo vita e che sottolineano la vivacità del Polo museale diocesano – ci spiega la coordinatrice Elisa Polidori – l’attenzione a temi centrali come la conservazione e la fruizione, la grande apertura alle collaborazioni che ha sempre contraddistinto la nostra missione e che connota anche il nostro ruolo all’interno del progetto MeTu – Passaggio a Nord-Est, finanziato dalla legge regionale per la valorizzazione del musei accreditati al circuito della Regione Umbria, che prevede una serie di attività in rete tra i musei della nostra zona con scadenza annuale e tematica”.